Formazione professionale, Grieco: "Riqualificheremo tutta la filiera"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
28
Gio, Mar

Formazione professionale, Grieco: "Riqualificheremo tutta la filiera"

Lavoro
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

 

"Non abbiamo ancora un piano di dettaglio, stiamo facendo atterrare pian piano i varie filoni prioritari del Pnrr. E sicuramente quello del potenziamento, e anche della riorganizzazione, di tutta la filiera professionalizzante a partire dalle qualifiche di percorsi di istruzione e formazione professionale triennali per arrivare al quarto anno. Ma anche di tutti gli istituti tecnici e professionali fino ad arrivare al vertice delle filiera, gli Its, gli Istituti tecnici superiori. Tutto sarà oggetto di una revisione nel senso di un maggior collegamento col fabbisogno del mondo del lavoro e anche di un potenziamento e di un rafforzamento".

Lo dice, ad Adnkronos/Labitalia, Cristina Grieco, ex assessore all'Istruzione e lavoro della Regione Toscana, ora chiamata dal nuovo ministro all’Istruzione del Governo Draghi, Patrizio Bianchi, a far parte del suo staff. Grieco si occupa di tenere i rapporti con le Regioni e la Pa per i temi che vedono competenze concorrenti tra i diversi livelli di governo: in modo particolare la filiera di istruzione e formazione professionale, gli Its, l’apprendimento permanente. "Naturalmente -prosegue Grieco- a seconda dei vari step a cui ci si riferisce, si useranno strumenti diversi. Anche il Capo dello Stato ha parlato degli Its e pensiamo sicuramente che ci sarà un provvedimento per fare chiarezza normativa. In pratica, l'obiettivo è quello di far uscire gli Its, questa parte di formazione professionale terziaria, dalla nicchia perché esistono da 10 anni, ma ancora sono poco frequentati dai nostri ragazzi".  

Con gli Its si formano super-tecnici  

Ai percorsi Its si possono iscrivere i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore e i giovani che hanno frequentato un percorso quadriennale di Istruzione e formazione tecnica professionale (Iefp) integrato da un percorso Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) della durata di un anno. In pratica, sono un biennio dopo il diploma di scuola superiore attraverso il quale si formano dei super-tecnici, molto richiesti dal mercato del lavoro. Anche perché a promuovere questi percorsi sono delle Fondazioni (attualmente in Italia sono più di 100) a cui partecipano tutti gli attori produttivi e sociali del territorio. "Bisogna rafforzare il sistema -dice Grieco- mantenendo negli Its quel valore aggiunto dato dalla loro esperienza decennale, che li fa essere il segmento del nostro sistema formativo che permette di trovare più occupazione, di qualità e coerente con il percorso svolto: chi esce dall'Its trova lavoro nell'85% dei casi". Il valore aggiunto, spiega Grieco, "è un grande rapporto col mondo del lavoro, delle imprese, un grande lavoro di progettazione e di individuazione dei fabbisogni, di coprogettazione e cogestione degli interventi perché almeno metà dei docenti vengono proprio dal mondo del lavoro".  

Aumentare i percorsi ed iscritti 

Gli Its, insomma, "dovranno essere un centro privilegiato di intervento e questo lo ha detto anche il premier Draghi nel suo discorso di insediamento, perché c'è bisogno di uscire da numeri che ancora sono di nicchia e aumentarli progressivamente. Oggi l'obiettivo non è quello di aumentare le Fondazioni, ma di aumentare i percorsi e aumentare gli iscritti. Deve essere un'opportunità più conosciuta e più scelta", spiega la consigliera del ministro Patrizio Bianchi. "Quella della formazione è anche una competenza che hanno le Regioni e il mio ruolo è anche quello di dialogare con le Regioni. C'è una Italia a due velocità, lo sappiamo, e anche da questo punto di vista il Pnrr non solo è un'occasione di risorse, ma nelle sue linee di intervento ha la riduzione dei divari territoriali. E non solo per l'istruzione professionale, ma anche per i nidi, per il tempo pieno alle scuole primarie e il tempo prolungato alle scuole medie. Quello di ridurre i divari territoriali tra Nord e Sud è un obiettivo trasversale", afferma Grieco. 

Presto tavoli permanenti con Regioni 

Tra i compiti della consigliera (che è stata a lungo assessore in Toscana e coordinatrice degli assessori regionali per lavoro e formazione), c'è quello di tenere i rapporti con le Regioni, "con le quali -sottolinea- anche con il ministro Bianchi ci siamo ovviamente già incontrati". "Fino ad oggi ci siamo impegnati sulle modalità del rientro in presenza, ma abbiamo già stabilito di istituire dei tavoli permanenti sugli argomenti più importanti che ci vedono lavorare insieme, tra cui la filiera della formazione tecnico professionali. Tavoli che cominceranno a lavorare a breve". Per quanto riguarda le risorse stanziate dal Pnrr per la formazione, "ancora non si sa -dice Grieco- niente di preciso: abbiamo delle macroaree e ci sono 1,5 mld per tutta la filiera". "Gran parte sarà per Its, ma ancora una programmazione di dettaglio non c'è. Anche perché sui capitoli che pesano di più sul Pnrr, ossia transizione digitale e green, ci può essere una dotazione destinata all'adeguamento delle competenze". Ma non c'è solo il Pnrr, evidenzia Grieco: "Siamo anche all'inizio di un nuovo settennato di programmazione dei fondi strutturali. Al di là di quello che finanzieremo con il Next Generation, avremo anche un nuovo Fondo sociale europeo", conclude. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.