Covid, Gelmini: "Da 20 aprile speriamo qualcosa si possa aprire"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
19
Ven, Apr

Covid, Gelmini: "Da 20 aprile speriamo qualcosa si possa aprire"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

 

"Abbiamo la convinzione, la certezza, che il piano vaccinazioni sta andando avanti. Oggi di fronte a questo virus abbiamo un antidoto: il piano vaccinazioni, pur con delle criticità, sta andando avanti, c'é una leale collaborazione tra le Regioni, il generale Figliuolo, la Protezione Civile, il Ministero della Salute. Vogliamo riaprire il Paese in sicurezza, in questo mese abbiamo riaperto le scuole, fatto ripartire i concorsi, maggio deve essere il mese della riapertura delle attività economiche e ci auguriamo, ovviamente sulla base dell'andamento dei contagi e delle vaccinazioni, che si possa aprire qualcosa già dal 20 aprile". Così, a Radio anch'io, Mariastella Gelmini, ministro degli Affari regionali. 

"Il Paese è chiuso da un anno, ormai anche i provvedimenti di chiusura hanno un impatto sempre più debole - spiega - il Governo è perfettamente consapevole non solo dei grandi sacrifici che il Paese ha fatto ma anche che dobbiamo cercare di andare verso un metodo diverso, che contempli l'attenzione al numero di persone che vengono vaccinate, all'utilizzo dei tamponi e del tracciamento e soprattutto al fatto che le attività economiche hanno la necessità di ripartire. I ministri delle attività economiche stanno già lavorando ai protocolli per poter riaprire nel più breve tempo possibile".  

Sulle disdette alla somministrazioni delle dosi per paura, il ministro dice: La vicenda di AstraZeneca dimostra che la sorveglianza è alta e che anche con casi limitatissimi si interviene per azzerare i rischi. Sono certa che siamo ormai in grado di riprogrammare la campagna vaccinale in pochissimo tempo, senza interruzioni né ritardi. Alle persone dobbiamo dire di avere fiducia sulla scienza, massimo della trasparenza e precauzione, il vero rischio è non vaccinarsi, che su questo tema si è usato il massimo della trasparenza nella lettura dei dati ma anche il massimo della precauzione: il vero rischio è non vaccinarsi. Se le case farmaceutiche rispetteranno per una volta gli impegni presi, attraverso la vaccinazione il Paese tornerà a vivere". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.