Vaccino Sanofi-Gsk, al via test clinici di fase 2
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
24
Mer, Apr

Vaccino Sanofi-Gsk, al via test clinici di fase 2

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

 

Al via i test clinici di fase 2 per il candidato vaccino anti-Covid, a base di proteine ricombinanti adiuvate, 'targato' Sanofi-Gsk. Lo annunciano le due aziende farmaceutiche, riferendo che lo studio, condotto su 720 volontari over 18, è mirato a selezionare la dose di antigeni più appropriata per ottenere una risposta immunitaria ottimale, in particolare negli anziani.

Se i risultati saranno positivi, la fase 3 dovrebbe iniziare nel secondo trimestre 2021 e la disponibilità del vaccino è prevista nel quarto trimestre 2021. Al contempo - riferiscono i due gruppi in una nota - sono in corso ricerche parallele su nuove varianti di Sars-CoV-2. Lo scorso dicembre le aziende avevano annunciato un ritardo nella sperimentazione del vaccino, proprio perché era emersa una risposta immunitaria insufficiente negli anziani. 

"Nelle ultime settimane, i nostri team hanno lavorato per perfezionare la formulazione di antigeni per il nostro vaccino proteico ricombinante, sulla base delle evidenze emerse dal nostro studio iniziale di fase 1/2", ha affermato Thomas Triomphe, vicepresidente esecutivo e capo di Sanofi Pasteur. "Siamo fiduciosi nel forte potenziale del nostro candidato vaccino e gli ultimi dati preclinici che abbiamo ottenuto sono molto incoraggianti. Questo nuovo studio di fase 2 ci permetterà di identificare la formulazione definitiva del vaccino per adulti di tutte le età. Ci impegniamo a mobilitare i nostri sforzi e le nostre capacità nella lotta globale contro questa pandemia - ha aggiunto - e questo nuovo studio rappresenta un ulteriore passo verso il raggiungimento del nostro obiettivo principale: sviluppare un vaccino contro Covid-19 con un buon profilo di tolleranza ed efficacia".  

"Siamo molto felici di lanciare questo nuovo studio di fase 2. Il mondo ha bisogno di più vaccini e siamo fiduciosi che la combinazione del nostro consolidato adiuvante per l'uso pandemico con questa formulazione ottimizzata di antigeni avrà un impatto significativo sulla pandemia e sul suo decorso. Non vediamo l'ora di avviare la fase 3, prevista per il secondo trimestre 2021, se i risultati di fase 2 avranno successo", ha dichiarato Roger Connor, presidente di Gsk Vaccines. 

Il nuovo test di fase 2 - prosegue la nota - è uno studio di determinazione della dose multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, condotto su adulti di età pari o superiore a 18 anni per valutare la sicurezza, la reattogenicità e l'immunogenicità di due iniezioni somministrate a distanza di 21 giorni. Lo studio includerà un numero uguale di adulti da 18 a 59 anni e di quelli di 60 anni e oltre. Tre diverse dosi di antigene con una dose fissa di adiuvante saranno testate su una popolazione totale di studio di 720 volontari, negli Stati Uniti, Honduras e Panama. I risultati dello studio di Fase 2 informeranno il protocollo di Fase 3. 

Nel dicembre 2020 - ricorda ancora la nota - i risultati dello studio di fase 1/2 hanno mostrato una risposta immunitaria paragonabile a quella dei pazienti che si erano ripresi da Covid-19 negli adulti di età compresa tra 18 e 49 anni, ma una risposta immunitaria inferiore negli anziani, probabilmente a causa di una concentrazione insufficiente dell'antigene. L'avanzamento del programma di prova è sostenuto dalla Biomedical advanced research and development authority (Barda) degli Stati Uniti. 

Nella partnership tra le due società - ricorda la nota - Sanofi fornisce il suo antigene ricombinante e Gsk contribuisce con il suo adiuvante pandemico, entrambe piattaforme di vaccini consolidate che si sono dimostrate efficaci contro l'influenza. La tecnologia ricombinante combinata con l'adiuvante di Gsk potrebbe offrire i vantaggi della stabilità alle temperature utilizzate per i vaccini di routine, la capacità di generare risposte immunitarie elevate e sostenute e il potenziale per prevenire la trasmissione del virus. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.