Vaccino Sputnik, De Luca: "Dormiamo in piedi? Aifa decida"
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Mer, Apr

Vaccino Sputnik, De Luca: "Dormiamo in piedi? Aifa decida"

Salute e Benessere
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Vaccino Sputnik, la regione Campania attende l'approvazione dell'Aifa. "Abbiamo fatto un contratto con l'azienda produttrice e questo contratto subordina la propria esecutività all'approvazione del vaccino" dice il governatore della Regione Vincenzo De Luca. "Quello che non si capisce è perché dormiamo in piedi ancora oggi, perché l'Aifa non decide nel giro di due settimane se questo vaccino va bene o meno". "Quando l'Aifa ha valutato Pfizer - ha ricordato De Luca - lo ha fatto in due settimane. Facciamo la stessa cosa con questo vaccino, perché se abbiamo 3 milioni di dosi di vaccino aggiuntive a quelle dell'Europa è chiaro che nel giro di tre mesi noi usciamo fuori dal calvario". 

De Luca ha ribadito che il contratto per la fornitura di vaccino Sputnik "è assolutamente corretto e nell'ambito dei poteri che ha la Regione Campania. Le Regioni non possono muoversi nell'ambito dei quattro vaccini contrattualizzati dall'Europa, ma per il resto la Regione può fare quello che vuole. Sul contratto abbiamo ascoltato tutta una serie di stupidaggini anche sui giornali". 

Su Astrazeneca "i cittadini sono giustamente preoccupati" perché "la comunicazione che è stata data è assolutamente idiota". "Ho sentito ancora ieri - ha aggiunto De Luca - dire che 'i benefici che derivano dal vaccino sono di gran lunga maggiori dei danni che subiamo'. Ma si può dire una cosa del genere alla gente? E evidente che la gente dice 'andate tutti quanti al diavolo. Allora manteniamoci freddi e razionali: Astrazeneca è stato somministrato a milioni di persone, in Gran Bretagna, in Europa e in altri Paesi del mondo e non abbiamo avuto grandissimi problemi. C'è stata ovviamente qualche emergenza legata a fenomeni di trombosi, ma credo che al 99% si possa andare avanti con un elemento di prudenza in più questa volta, vacciniamo sopra i 60 anni. Ma andiamo avanti, non ci facciamo condizionare la vita anche da queste notizie". 

"Finché non avremo immunizzato tutti i nostri concittadini sarà difficile far ripartire anche le attività economiche. Tutti quanti vorremmo accelerare i tempi delle riaperture, ma ieri abbiamo avuto 630 morti. E' un bilancio di guerra, per cui dobbiamo stare veramente attenti".  

"Stiamo combattendo e dobbiamo stringere i denti - ha aggiunto De Luca - e dobbiamo procedere con le vaccinazioni. C'è stato questo problema con AstraZeneca ma dobbiamo usare la ragione: è chiaro che c'è un elemento di preoccupazione per tutti quanti, ma almeno sopra i 60 anni credo che dobbiamo procedere". 

 

"Cos'è cambiato con il Governo Draghi sul piano vaccinale? Non lo so bene, per quel che ci riguarda dobbiamo ancora recuperare 176mila vaccini in meno che hanno mandato in Campania" dice il governatore De Luca. "Ricordiamo sempre ai nostri concittadini, e su questo dovremmo essere uniti come sono uniti al Nord - aggiunge - che oggi la Campania è la regione più penalizzata d'Italia perché abbiamo 15mila dipendenti della sanità in meno rispetto alla popolazione, abbiamo la dotazione minore d'Italia del fondo sanitario nazionale e adesso abbiamo aggiunto anche 176mila vaccini in meno. Quindi quello che facciamo in Campania è un miracolo con le risorse che abbiamo". 

"Noi siamo usciti dopo 10 anni dal commissariamento perché avevamo fatto nella sanità pubblica campana porcherie inimmaginabili, cioè avevamo moltiplicato reparti, primariati, strutture complesse al di là di ogni sostenibilità finanziaria". "Siamo usciti dopo 10 anni e dopo un lavoro rigoroso - conclude - e vorrei che la sanità non ritornasse ad essere commissariata. Quindi demagogia zero, non si possono moltiplicare reparti a 5 km di distanza, bisogna fare le persone serie". 

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