RePowerEu entra in Next Generation Eu
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
03
Ven, Ott

Abbiamo 2943 visitatori e nessun utente online

RePowerEu entra in Next Generation Eu

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - La 'fusione' di RePowerEu nella Recovery and Resilience Facility (Rrf), cuore di Next Generation Eu, un passaggio tecnico necessario per potenziare il lato 'energetico' dei Pnrr nazionali, è cosa fatta.

alternate text

 

Il Consiglio Ue ha adottato formalmente un regolamento di modifica per includere i capitoli RePowerEu nel dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf). Lo scopo è rafforzare l'autonomia strategica dell'Ue, diversificando i suoi approvvigionamenti energetici e ponendo fine alla dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia. Si tratta della fase finale della procedura di adozione.  

In pratica, gli Stati membri potranno aggiungere un nuovo capitolo RePowerEu ai loro piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) nell'ambito di NextGenerationEu, per finanziare investimenti e riforme che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di RePowerEu. Tra gli obiettivi principali di RePowerEu ci sono l'aumento della resilienza, della sicurezza e della sostenibilità del sistema energetico dell'Ue, attraverso la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e la diversificazione dell'approvvigionamento energetico a livello Ue, anche aumentando l'adozione delle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la capacità di immagazzinare energia. 

Ulteriori sovvenzioni di 20 miliardi di euro saranno rese disponibili per finanziare gli investimenti e le riforme. Le fonti di finanziamento saranno il Fondo per l'innovazione (60%) e le quote Ets anticipate (40%). La chiave di allocazione delle risorse tiene conto della politica di coesione, della dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili e dell'aumento dei prezzi degli investimenti. Gli Stati membri avranno ulteriori opportunità di richiedere prestiti, anche in caso di richieste superiori al 6,8% del Reddito Nazionale Lordo, se ci sono le condizioni. Gli Stati membri avranno anche la possibilità di beneficiare di trasferimenti volontari dalla Brexit Adjustment Reserve (Bar). 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.