Evidenti segni di violenza, in casa c'era solo la madre.

L'uomo è fortemente sospettato di aver ucciso il figlio "Non riuscivo a dormire, mi sono alzato dal letto e l'ho picchiato". E' questa l'unica, assurda spiegazione che gli investigatori sono riusciti a raccogliere da Aliza Hrustic, l'uomo di 25 anni che ha ammesso di aver ucciso il proprio bambino di 2 anni nel suo appartamento in via Ricciarelli 22, nella periferia ovest di Milano. Sul corpo del piccolo erano evidenti i segni delle percosse. Sarà comunque l'autopsia a chiarire la causa del decesso. Rhustic, nato a Firenze ma di origini croate, è sposato con Silvija Z., croata di 23 anni che ha cinque figli ed è incinta del sesto. "Se lo avessi trovato prima della polizia lo avrei ammazzato, non c'è dubbio", ha raccontato all'ANSA Bardo Secic, prozio del sospettato, che alla notizia si è precipitato davanti al portone dello stabile dove abita la famiglia nella speranza di poter vedere un'ultima volta il piccolo. "Si merita l'ergastolo. E' un tipo irascibile e violento, la mia famiglia non gli parla da due anni, da quando mi ha aggredito senza motivo colpendomi alla testa con la fibbia della cintura. Ho ancora la cicatrice", dice.