Estate, primo calo delle prenotazioni in 5 anni Assoturismo-Cst, previste 2 milioni di presenze in meno
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Ven, Apr

Estate, primo calo delle prenotazioni in 5 anni Assoturismo-Cst, previste 2 milioni di presenze in meno

Estate, primo calo delle prenotazioni in 5 anni Assoturismo-Cst, previste 2 milioni di presenze in meno

Cronaca
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Per la prima volta da 5 anni le previsioni turistiche per l'estate in Italia hanno il segno meno.

Estate, primo calo delle prenotazioni in 5 anni Assoturismo-Cst, previste 2 milioni di presenze in meno
Estate, primo calo delle prenotazioni in 5 anni Assoturismo-Cst, previste 2 milioni di presenze in meno

 

Tra giugno e agosto sono attese 205 milioni di presenze, quasi 2 milioni in meno rispetto all'estate 2018 (-0,9%). Il calo coinvolge turisti italiani (-1,1%) e internazionali (-0,8%) ed è dovuto al meteo ancora incerto - che non favorisce le prenotazioni - ma anche alla ripartenza delle destinazioni 'competitor' del Mediterraneo, frenate in passato dalle tensioni internazionali. A dare l'allarme Cst-Assoturismo Confesercenti. Non a caso a soffrire sono soprattutto le aree costiere italiane (-1,4%), mentre i risultati migliori questa estate li avranno le imprese ricettive che operano nelle città d'arte/centri minori (-0,4%) e nelle località lacustri, dove si registra una domanda estera in leggerissima crescita (+0,2%). Le aree del nostro Paese con le proiezioni meno favorevoli sono il Centro e il Sud/Isole (-1,4%).

Più resilienti Nord Est e Nord Ovest, rispettivamente al -0,7% e al -0,3%. Alle previsioni non entusiasmanti per la prossima stagione estiva, infatti, si aggiunge un consuntivo della prima parte dell'anno a dir poco deludente: a causa del meteo pazzo, infatti, la stagione primaverile non è mai decollata, e tra gennaio e maggio si è registrato un calo di -1,7 milioni di presenze rispetto al 2018. "Il turismo italiano è in un momento delicato" commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. "La spinta propulsiva degli anni scorsi si sta esaurendo e riemergono le problematiche mai risolte del settore, dalle carenze infrastrutturali all'abusivismo. La delega al governo in tema di turismo è un'occasione per portare a casa una riforma mirata alla crescita: servono interventi per individuare e tutelare le figure professionali del turismo, ma anche un contrasto più efficace all'abusivismo ricettivo e un piano per ridurre le tasse sul settore".

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