(Adnkronos) - "L’attuale legge 194 non garantisce un vero diritto all’aborto ma lo consente in determinati e specifici casi. Ha avuto il merito di arginare la piaga dell’aborto clandestino ma non ha in alcun modo garantito
l’autonomo diritto di scelta. Noi chiediamo un autonomo diritto di scelta e autodeterminazione, per far sì che la libertà riproduttiva non incontri più ostacoli morali e amministrativi e possa essere liberamente accessibile per chiunque decida di interrompere una gravidanza". Parte da qui la proposta di legge di iniziativa popolare, lanciata dalla campagna 'Libera di Abortire' e Radicali Italiani, che vuole superare la 194 per cui, sia tramite banchetti sparsi in tutta Italia che online, si stanno raccogliendo le 50mila firme necessarie per poterla presentare in Senato.
"È proprio con il governo di centrodestra più reazionario della storia della Repubblica che il dibattito va aperto e abbandonato il grido: 'giù le mani dalla 194' - si legge sulla piattaforma dove è possibile sottoscrivere online la proposta - Perché se da un lato è ormai chiaro che la destra non ha intenzione di toccare una legge che la favorisce nell’azione capillare, è arrivato il momento per il fronte pro-choice di immaginare, scrivere nero su bianco e proporre un vero diritto all’aborto".
Tra i temi centrali nel testo della pdl la graduale cancellazione dell’obiezione di coscienza e della settimana di ripensamento. Una iniziativa, sostiene Libera di Abortire che intende "rimuovere le zone grigie della 194, che da anni permettono ai movimenti reazionari e pro-life di ostacolare l’accesso ad un aborto libero e informato".