Scontri Sapienza, i rettori: "Nessun boicottaggio di Israele, proteste non cambiano nulla"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
03
Ven, Mag

Scontri Sapienza, i rettori: "Nessun boicottaggio di Israele, proteste non cambiano nulla"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - “Nessun ateneo della Crui ha mai votato il boicottaggio alla collaborazione scientifica con atenei israeliani. Dopo queste proteste non è cambiato nulla, noi siamo aperti a collaborare al di là dei confini e dei

conflitti con tutti. Non c’è nessun boicottaggio dei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane". È quanto afferma Giovanna Iannantuoni, presidente Crui, conferenza dei rettori delle università italiane, durante il confronto in corso sulle tensioni di questi giorni nelle università.  

"Nel caso della Sapienza ci sono stati anche arresti ma siamo in grado di gestire quelle situazioni. Non alziamo i toni - l’appello di Iannantuoni - non siamo strumento di ulteriore radicalizzazione o estremizzazione di quello che sta succedendo".  

"Sono manifestazioni legate alla guerra e crediamo la scienza sia uno strumento di pace: non facciamo parte della politica, non siamo un ente di parte, ma difendiamo la libertà di pensiero e di critica forte, da parte di chiunque voglia venire negli atenei a parlare. Il dialogo certo è fondamentale. Non dobbiamo e non vogliamo formare le opinioni degli studenti- continua - Dobbiamo dare gli strumenti affinché i ragazzi si formino una propria idea di quello che succede nel mondo”. 

“Gli scontri di questi giorni creano preoccupazioni legate a manifestazioni singole. Non siamo particolarmente preoccupati che la situazione possa degenerare. Siamo in grado di gestire quanto avviene nei nostri atenei e campus - ribadisce - Siamo 85 rettori e ognuno è autonomo nelle proprie azioni e nei propri convincimenti, siamo qui per difendere la libertà di pensiero”. 

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.