Manichini in camice accoltellati alle spalle, protesta giovani medici
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Manichini in camice accoltellati alle spalle, protesta giovani medici

Manichini in camice accoltellati alle spalle, protesta giovani medici

Cronaca
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In piazza a Roma "manichini con il camice bianco accoltellati alle spalle, per far capire al Governo che siamo stufi e stanchi.

Manichini in camice accoltellati alle spalle, protesta giovani medici
Manichini in camice accoltellati alle spalle, protesta giovani medici

 

E' ora di cambiare. Nei tanti decreti non ci sono le risorse per aumentare a sufficienza le borse di specializzazione e dare un futuro a oltre 6 milia colleghi disoccupati o sottooccupati. L'emergenza Covid e il sacrifico dei medici sono già un ricordo". A parlare all'Adnkronos Salute è Pierino Di Silverio, responsabile nazionale Anaao giovani, una delle 11 sigle che oggi si sono unite per una manifestazione dei giovani camici bianchi e degli studenti di Medicina in Piazza Montecitorio a Roma. 

"Purtroppo non possiamo occupare tutta la piazza, c'è stato concesso un numero limitato di 100 persone distanziate - spiega Di Silverio - Ma l'affluenza è enorme e vedremo di organizzarci per far fare un passaggio a tutti in piazza. Ci saranno anche molti parlamentari, alcuni medici come l'ex ministro della Salute Giulia Grila, Paolo Siani e Paolo Russo, e molti ci hanno mandato un video-messaggio. Una partecipazione trasversale della politica che però deve ascoltarci e aiutarci. A loro chiediamo l'impegno affinché la politica non commetta sempre gli stessi errori come sta accadendo con questo Governo".  

"Al concorso per le scuole di specializzazione si presenteranno 22mila partecipanti ma i posti, almeno secondo l'ultimo decreto - ricorda Di Silverio - saranno 4200 in più 'una tantum'. Ma che vuol dire? In più rispetto a quale numero di quale anno? Non si capisce molto. A noi servono 15-17 mila borse di studio. E' ora di mettere seriamente mano al sistema della formazione post laurea, perché ci sono 6mila colleghi laureati e disoccupati di lusso o sottooccupati in situazioni di sfruttamento a cottimo".  

"In tutti i decreti che sono stati emanati, i fondi stanziati per l'aumento delle borse di specializzazione alla fine venivano eliminati dalla famosa 'manina' - denuncia il responsabile Anaao Giovani - l'ultimo decreto prevede 4.200 posti in più, che vanno bene ma non sono una risposta e poi serve anche una riforma del sistema post laurea. Perché come evidenziato da diversi studi, il 55% delle università italiane non è in grado di erogare una formazione adeguata".  

"Non occorre creare altri tavoli o commissioni 'ad hoc' che sappiamo come finiscono, basta modificare una legge: la 368 del 1999. Dove sono evidenziati i vari meccanismi per il fabbisogno, è su questo che vanno fatti cambiamenti. Si devono aumentare i fondi per le borse e modificare anche gli organismi di controllo", conclude Di Silverio.  

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