Lavoro, Salamon: "Tanto da fare per le donne, senza di loro Pil non cresce"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
25
Gio, Apr

Lavoro, Salamon: "Tanto da fare per le donne, senza di loro Pil non cresce"

Lavoro, Salamon: "Tanto da fare per le donne, senza di loro Pil non cresce"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Conciliare lavoro e famiglia? Per una donna non è facile. Ma non è neanche una missione impossibile.

Lavoro, Salamon:
Lavoro, Salamon: "Tanto da fare per le donne, senza di loro Pil non cresce"

 

"Io ce l’ho fatta perché non ero una manager ma un’imprenditrice - spiega all’Adnkronos Marina Salamon, presidente della holding Alchimia e presidente d’onore Doxa e mamma di 5 figli -. Ero la padrona di me stessa. Mi portavo i figli da allattare sulla scrivania di fianco, cosa che non sarebbe permessa oggi, almeno non tanto facilmente. Lavoravo fino a notte fonda e tornavo a lavorare subito dopo essere uscita dall’ospedale ma non ero soggetta alla valutazione di altri uomini, magari". 

I dati dell’ispettorato del Lavoro diffusi ieri sono allarmanti: in un anno si sono dimesse oltre 37 mila neomamme perché impossibilitate a far convergere vita privata e carriera. "Io ho sempre dato massima opportunità alle donne al mio fianco - dice Salamon -. Da noi le donne guidano le aziende il più possibile come testimonianza che consigliare vita privata e carriera si può fare”. Di una cosa, tuttavia, Salomon, è preoccupata: “Io - ammette - temo un arretramento del mercato del lavoro perché le crisi economiche possono generare innovazione ma anche trattamenti peggiori nei confronti di chi lavora, è il timore che ho verso Italia”. 

Quanto alle donne, “perché - si chiede Salamon - in Italia lavorano meno e fanno meno figli rispetto ad altri Paesi europei? La coincidenza dei due fattori è drammatica”. Nonostante le donne siano ovunque, negli ospedali, nelle università, il gap con gli uomini quando si parla dei vertici aziendali, aumenta a dismisura. “Questo ho speranza che cambi nel tempo - si augura Salamon - perché l’Italia ha un capitalismo e un’economia rimasti arrestati fino a qualche anno fa. Siamo stati gli ultimi a consentire alle donne l’accesso all’università in Italia. Oggi le donne si laureano più degli uomini, sono più brave. Anche negli ospedali, dove i primari erano uomini, sono sicura che presto cambierà tutto”.  

Su questo aspetto, Salamon non ha dubbi: “Pezzi della società - ragiona ancora - cambieranno per forza ma temo non tanto che le donne non arrivino a bei posti di responsabilità, perché accadrà, quanto il non farcela nel rapporto lavoro-famiglia. Le separazioni non si ridurranno e ci sarà più solitudine e fatica a tirare su i figli”. 

Dal canto suo, in azienda, qualche incentivo c'è già stato: "Abbiamo dato un premio uguale per tutti in più per lo smart working - spiega - perché i colleghi e le colleghe hanno lavorato benissimo. E poi un premio speciale per pagare babysitter o nonni, che ognuno gestisce in autonomia. Ci sembrava un modo per incoraggiare i dipendenti a farcela. E’ vero, ho elementi di pessimismo e preoccupazioni forti perché il mercato del lavoro italiano temo non migliorerà nei prossimi mesi ma ho anche elementi di speranza: vedo tante giovani coppie in cui il lavoro viene diviso alla pari”. 

Un segnale per molte giovani neomamme che si fanno in quattro per conciliare famiglia e figli: “Credo ci sia un enorme lavoro da fare per dire alle donne quelle che disse Obama: ‘Yes, we can’. Possiamo farcela - chiosa Salamon -. Le mamme delle giovani donne di adesso non hanno trasmesso loro adeguata fiducia e stima, non perché erano cattive ma perché hanno sofferto anche loro. Ho visto troppe donne brave rinunciare alla carriera, poi magari i figli crescono, accade una separazione e per la donna aver rinunciato alla carriera è un disastro umano. Questo non deve succedere”. 

Nell’epoca post Covid, più donne al vertice potrebbero fare da leva per rilanciare l’economia. "E’ dimostrato dai dati statistici - fa notare Salamon - che i Paesi che hanno un Pil in crescita maggiore e una serie di indicatori positivi sono quelli in cui la partecipazione delle donne al mondo del lavoro è reale e paritetica con gli uomini. Se non rimettiamo le donne al lavoro il Pil non cresce, è uno spreco di intelligenza e potenzialità”. 

Per Salamon un ruolo determinante dovrebbe giocarlo la politica: "Sono preoccupata - sottolinea - perché non vedo segnali forti da parte della politica. Perché non si defiscalizza il lavoro delle donne con degli incentivi? Così come è accaduto nei cda, ci sono dei modi per rompere il soffitto di cristallo. Una volta che si cambia la realtà poi non si torna più indietro. Non è difficile”. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.