Papa Francesco, diffusa prima immagine salma. Oggi cardinali decidono data funerali
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Papa Francesco, diffusa prima immagine salma. Oggi cardinali decidono data funerali

Cronaca
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(Adnkronos) - Diffusa sui social la prima immagine della salma di Papa Francesco. Indossa la mitra, un rosario tra le mani, la veste liturgica rossa, in una semplice bara di legno. Accanto al feretro, il cardinale Pietro Parolin, raccolto in preghiera.  

 

La Congregazione dei cardinali si incontra oggi, martedì 22 aprile, per decidere la data dei funerali di Papa Francesco, morto ieri all'età di 88 anni, dando inizio a un processo che culminerà nell'elezione di un nuovo Pontefice. "Ora siamo chiamati a discutere di organizzazione, poi si vedrà",ha detto il card. Fernando Filoni entrando alla prima Congregazione dei cardinali in Vaticano. "La cosa più importante - ha aggiunto - è la preghiera, accompagniamo il Papa con la preghiera . Intanto siamo chiamati a discutere dell’organizzazione poi si vedrà".  

Secondo la Costituzione Apostolica, le esequie dovrebbero tenersi tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte, quindi tra venerdì e domenica di questa settimana. Ma i dettagli saranno decisi dai cardinali, convocati per la prima di una serie di "congregazioni generali" a partire dalle 9:00 nell'Aula del Sinodo. I cardinali stabiliranno anche l'esposizione della salma di Francesco che da domani dovrebbe essere traslata a San Pietro per poi essere esposta, fino a venerdì sera, alla devozione della folla di fedeli. Il Papa ha chiesto di essere sepolto nella Basilica di S. Maria Maggiore. 

 

"La morte non è la fine di tutto, ma l’inizio di qualcosa. È un nuovo inizio, come evidenzia saggiamente il titolo, perché la vita eterna, che chi ama già sperimenta sulla terra dentro le occupazioni di ogni giorno, è iniziare qualcosa che non finirà. Ed è proprio per questo motivo che è un inizio 'nuovo', perché vivremo qualcosa che mai abbiamo vissuto pienamente: l’eternità", si legge nella prefazione che Papa Francesco aveva scritto il 7 febbraio scorso per il libro del cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito Milano, intitolato 'Nell’attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia'. Il volume, della Libreria Editrice Vaticana, sarà nelle librerie da giovedì 24 aprile.  

"Angelo Scola ci parla della vecchiaia, della sua vecchiaia, che scrive con un tocco di confidenza disarmante 'mi è venuta addosso con un’accelerazione improvvisa e per molti aspetti inaspettata' - scriveva il Papa - Già nella scelta della parola con cui si auto-definisce, 'vecchio', trovo una consonanza con l’autore. Sì, non dobbiamo aver paura della vecchiaia, non dobbiamo temere di abbracciare il diventare vecchi, perché la vita è la vita ed edulcorare la realtà significa tradire la verità delle cose. Restituire fierezza a un termine troppo spesso considerato malsano è un gesto di cui esser grati al cardinale Scola. Perché dire 'vecchio' non vuol dire 'da buttare', come talvolta una degradata cultura dello scarto porta a pensare. Dire vecchio, invece, significa dire esperienza, saggezza, sapienza, discernimento, ponderatezza, ascolto, lentezza… Valori di cui abbiamo estremamente bisogno!". "È vero, si diventa vecchi, ma non è questo il problema: il problema è come si diventa vecchi - osservava Papa Francesco - Se si vive questo tempo della vita come una grazia, e non con risentimento; se si accoglie il tempo (anche lungo) in cui sperimentiamo forze ridotte, la fatica del corpo che aumenta, i riflessi non più uguali a quelli della nostra giovinezza, con un senso di gratitudine e di riconoscenza, ebbene, anche la vecchiaia diventa un’età della vita, come ci ha insegnato Romano Guardini, davvero feconda e che può irradiare del bene". 

 

Bergoglio è morto ieri, lunedì 21 aprile, nel suo appartamento di Santa Marta, dopo essere stato colpito da un ictus e un collasso cardiocircolatorio. Si stava riprendendo da una polmonite bilaterale che lo aveva costretto a un ricovero di cinque settimane.  

Da tutto il mondo sono giunti omaggi a Bergoglio salito al soglio pontificio dopo le dimissioni del teologo tedesco Benedetto XVI nel 2013. Si prevede che capi di Stato e reali parteciperanno ai funerali di Francesco, che si terranno nella Basilica di San Pietro. Donald Trump è stato il primo ad annunciare la sua presenza.  

 

Nella serata di ieri sono stati apposti i sigilli nell'appartamento del Papa a S. Marta e al terzo piano del Palazzo Apostolico vaticano che il Pontefice utilizzava sostanzialmente per l'Angelus. 

Nel testamento redatto il 29 giugno 2022, Bergoglio ha chiesto di essere sepolto nella Basilica di S. Maria Maggiore e ha dato disposizioni precise: "Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus". 

 

Il Conclave secondo il testo liturgico, si svolgerà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, quindi tra il 5 e il 10 maggio, per chiudersi solo con l'auspicata fumata bianca. La procedura prevede che i cardinali con meno di 80 anni si ritirino nella Cappella Sistina, che viene sigillata per garantire la segretezza del voto. Non possono avere contatti con l'esterno mentre si dedicano alle votazioni che seguono un rituale preciso. 

Chi sono i papabili? Sulla carta, sono 15 i nomi più gettonati. La lista può non essere esaustiva, e tra questi ci sono nomi più caldi di altri, su tutti gli italiani Parolin, Zuppi e Pizzaballa, il filippino Tagle e il congolese Ambongo Besungu, ma da questi nomi si parte in vista del Conclave. 

 

Oggi, intanto, si riunisce il Consiglio dei ministri che, a quanto si apprende, proclamerà il lutto nazionale. E con ogni probabilità saranno tre i giorno di lutto come già avvenuto per la scomparsa dell'ex premier Silvio Berlusconi dal 12 al 14 giugno del 2023. Il Cdm affiderà al Capo del Dipartimento della Protezione Civile il coordinamento delle attività e di tutte le strutture impegnate, così come avvenne nel 2005 in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II. 

 

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