Napoli, deturpata la targa per Giogiò. La mamma: "Avevo denunciato videochiamate killer dal carcere"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
08
Mar, Lug

Abbiamo 3243 visitatori e nessun utente online

Napoli, deturpata la targa per Giogiò. La mamma: "Avevo denunciato videochiamate killer dal carcere"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - La targa in onore di Giogiò che lo raffigura mentre suona il corno, inaugurata lo scorso marzo e deturpata da circa due mesi, verrà sostituita. "Le istituzioni sono intorno a me e Giogiò, anche se gli spaccano

la faccia sulla targa, è un faro, ha scosso le coscienze, è immortale, è nel cuore di tutti. Se ne facciano una ragione. Questo mi rende una mamma orgogliosissima", dice all’Adnkronos Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo, conosciuto anche come Giogiò, giovane musicista ucciso in piazza Municipio a Napoli la notte del 31 agosto 2023 da un ragazzino di 16 anni. Il 24enne intervenne per difendere un amico sottoposto a un’aggressione da un gruppetto di giovani per il parcheggio di un motorino: fu pugnalato alle spalle.  

Di Maggio ha presentato denuncia quando la targa è stata deturpata, dicendosi pronta a sostituirla personalmente e ricevendo la disponibilità delle istituzioni, pronte a farsi carico della sostituzione. "Ho avuto la vicinanza del Comune di Napoli, del giudice Catello Maresca e di Guido Bourelly (presidente Gruppo Piccola Industria, ndr), è stata una bella cosa, sennò l’avrei fatta rifare io", spiega la mamma di Giogiò, secondo cui la targa "è stata deturpata poco dopo la mia denuncia sulle videochiamate effettuate dal carcere dal killer di Giogiò, che poi è stato trasferito in un altro carcere".  

La donna ha aggiunto: "Segnalo anche il cinismo dei condomini del palazzo prospiciente alla targa di mio figlio che non hanno voluto che il monumento in onore di mio figlio non fosse messo vicino al muro. Ecco perché poi è stata collocata sul marciapiede. Per loro era solo un onore che ci fosse il ricordo di Giogiò, davvero questa scelta mi ha lasciato senza parole". 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.