(Adnkronos) - L'Italia è il Paese che potrà farsi baluardo di un nuovo paradigma internazionale per la lotta all’obesità. Il tema è stato analizzato oggi a Roma al il Centro Studi Americani dagli esperti
intervenuti all'evento 'La Legge sull’obesità: il modello italiano best case nel mondo', promosso da American Chamber of Commerce in Italy (AmCham Italy) in collaborazione con il Centro Studi Americani, con il supporto non condizionato di Lilly. L’incontro ha riunito rappresentanti del Parlamento, del Governo, del mondo scientifico, industriale e dell’associazionismo dei pazienti per discutere delle recenti innovazioni legislative italiane nella lotta all’obesità, che rappresentano un vero e proprio esempio per la comunità internazionale. L’iniziativa è stata anche l’occasione per annunciare la prossima costituzione dell’Alleanza internazionale Cota12 – Cardiovascular & Obesity Tackling Alliance, guidata da AmCham Italy, che riunirà 12 Paesi – l’Italia e 11 dell’Europa centro-orientale – con l’obiettivo di promuovere la cooperazione internazionale e il dialogo interistituzionale per sviluppare strategie comuni e innovazione nel modello di cura e nella lotta all’obesità, a partire dal modello promosso dall’Italia.
Dopo i saluti istituzionali di Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani, e di Simone Crolla, consigliere celegato di AmCham Italy, che ha annunciato la costituzione di Cota12, hanno preso la parola rappresentanti del Parlamento, della comunità scientifica, dei pazienti e del Governo. Ad aprire i lavori è stato Ugo Cappellacci, deputato e presidente della XII Commissione della Camera , che ha evidenziato l’impegno e l’attenzione crescente del Parlamento verso una sfida di salute pubblica come l’obesità, che non si arresta al traguardo dell’approvazione della legge, ma volge uno sguardo di responsabilità al futuro della salute di milioni di pazienti.
A seguire, si è tenuto un primo panel istituzionale durante il quale sono stati tracciati i capisaldi introdotti dalla legge e dal Piano Nazionale della Cronicità, e si è discusso anche della sfida dell’implementazione a livello regionale e dei prossimi passi per completare il quadro di tutele, necessari per rendere l’Italia il Paese che oggi, ma anche domani, può farsi baluardo di un nuovo paradigma internazionale per la lotta all’obesità. A discuterne, rappresentanti del Parlamento, con la partecipazione del senatore Ignazio Zullo (Commissione Affari sociali e sanità), di Ilenia Malavasi (deputata, XII Commissione Camera dei Deputati), di Emanuele Monti, presidente della IX Commissione permanente della Regione Lombardia e membro del CdA dell'Aifa, e di Federico Villa, associate vice president Corporate Affairs & Patient Access, Lilly Italy Hub.
La seconda sessione ha dato spazio al confronto tra la comunità scientifica e il mondo dell’associazionismo, per raccogliere le istanze e i bisogni concreti dei pazienti e della scienza, al fine di definire un modello organizzativo e di cura efficace, in grado di dare corpo alle innovazioni legislative. Ne hanno discusso Iris Zani, Presidente di Amici Obesi, Carola Buscemi, membro della Commissione Scientifica Sio, Uberto Pagotto, professore presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, insieme al Walter Marrocco, responsabile scientifico Fimmg.
Entrambi i tavoli sono stati moderati da Daniela Minerva, giornalista e direttrice della piattaforma multimediale Salute di 'La Repubblica', e hanno evidenziato il valore del modello normativo italiano non solo per il contesto nazionale, ma anche come possibile riferimento per i Paesi dell’Europa centro-orientale. Durante l’evento è intervenuto il sottosegretario al Ministero della Salute, Marcello Gemmato, che ha evidenziato l’impegno del Governo su una sfida di salute pubblica come l’obesità, testimoniato dalla collaborazione con il Parlamento per l’approvazione della legge e l’istituzione del Fondo. Ha inoltre condiviso l’auspicio di poter essere, ancora una volta, un esempio di buona sanità nel mondo e sottolineato l’urgenza di proseguire nell’impegno del Governo per definire un modello di accesso innovativo ed equo alle cure per i pazienti obesi.
È stata approvata in Italia una legge che riconosce ufficialmente l’obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante, inserendo tra gli obiettivi nazionali il rafforzamento della prevenzione, della diagnosi e della cura in modo integrato e sistemico. La normativa prevede l’istituzione, presso il Ministero della Salute, di un Osservatorio di monitoraggio, l’accesso dei pazienti alle prestazioni già contenute nei LE e definisce gli obiettivi del Fondo Obesità, sui quali le Regioni saranno chiamate a sviluppare interventi specifici nei campi della prevenzione, della sensibilizzazione, della lotta allo stigma e della formazione degli operatori sanitari. Inoltre, con la recente intesa in Conferenza Stato-Regioni sul Piano Nazionale della Cronicità, l’obesità è stata ufficialmente riconosciuta come patologia cronica prioritaria, con obiettivi chiari per migliorare la gestione della cura sul territorio. Tra questi, la definizione di linee guida per i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta), il monitoraggio della loro implementazione e l’ottimizzazione della rete dei centri.
L’Italia ha così assunto una posizione di leadership internazionale, riconoscendo una patologia per troppo tempo trascurata e definendo un quadro di tutele sanitarie per milioni di pazienti attraverso un approccio strategico. Cota12 – Cardiovascular & Obesity Tackling Alliance è un’Alleanza permanente guidata da AmCham Italy, che vedrà il coinvolgimento di 12 Paesi – l’Italia e 11 Paesi dell’Europa centro-orientale – con uno sguardo rivolto a un futuro transatlantico. L’iniziativa mira a portare l’esempio italiano nel mondo, promuovere la cooperazione e costruire uno standard e una strategia di policy nella lotta all’obesità.
L’Alleanza riunirà delegazioni di istituzioni, pazienti, comunità scientifica e media per tracciare un’agenda 2030 di obiettivi condivisi. Secondo Simone Crolla, consigliere delegato AmCham Italy: “L’Italia si conferma all’avanguardia nel riconoscere l’obesità comemalattia cronica e nel garantire un accesso equo alle cure. AmChamItaly, attraverso il suo Comitato Life Sciences, promuove un dialogo costruttivo tra istituzioni, imprese e società scientifiche, con l’obiettivodi valorizzare questo modello anche in altri Paesi. Per questo abbiamo voluto lanciare Cota12, un’alleanza che si prefigge l’ambizioso obiettivo di stimolare cooperazione di policy e affrontare la sfida dell’obesità facendo squadra e capitalizzando l’esempio dell’eccellenza sanitaria italiana".
“L’approvazione della legge che riconosce l’obesità come malattia rappresenta un passaggio di grande valore per il Servizio Sanitario Nazionale e segna un traguardo politico rilevante: il Parlamento ha avuto un ruolo centrale, proponendo e approvando con determinazione una norma attesa da anni. Governo e Parlamento hanno lavorato insieme per affrontare una sfida che coinvolge milioni di cittadini e che genera un enorme impatto sociale, sanitario ed economico. Oggi - ha sottolineato Ugo Cappellacci, presidente Commissione Affari sociali della Camera - celebriamo l'eccellenza italiana in sanità e guardiamo al futuro con un impegno rinnovato e uno spirito di cooperazione internazionale: grazie ad alleanze come Cota12 possiamo condividere esperienze, rafforzare le politiche di prevenzione e accesso equo alle cure, portando il modello Italia nel mondo.”
“L’Italia ha compiuto un passo decisivo riconoscendo l’obesità come una priorità di salute pubblica: sia attraverso l’approvazione di una legge ad hoc, che attraverso l’inserimento della patologia nel Piano Nazionale Cronicità. Ora è il momento di rafforzare la collaborazione tra istituzioni nazionali e regionali con la comunità scientifica e le associazioni dei pazienti, per trasformare questo indirizzo normativo in azioni concrete per i cittadini. Come Lilly, continueremo a sostenere il Sistema Salute con la nostra innovazione nella ricerca e accogliamo con entusiasmo la costituzione di un’alleanza trasversale e internazionale che intende rendere il Modello Italia sull’obesità un benchmark di cooperazione e innovazione nelle politiche sanitarie", ha concluso Federico Villa, ass. vice president corporate Affairs & Patient Access Lilly Italy Hub.
 
																						 
														 
     
     
    