Bologna, minacce e diffamazioni: arrestata autrice cyberstalking nei confronti di un'altra donna
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
28
Ven, Nov

Abbiamo 1728 visitatori e nessun utente online

Bologna, minacce e diffamazioni: arrestata autrice cyberstalking nei confronti di un'altra donna

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Minacce, diffamazioni e addirittura l’organizzazione di un falso funerale. La Polizia Postale di Bologna ha arrestato l’autrice di un incessante Cyberstalking nei confronti di un’altra donna. La vittima, una

libera professionista della provincia di Bologna, era da tempo oggetto di una campagna di molestie e diffamazioni online: l’indagata aveva creato falsi profili sui social e su siti pornografici, utilizzando fotografie, dati personali e recapiti telefonici della vittima, facendola così diventare oggetto di continue telefonate e messaggi da parte di sconosciuti a sfondo sessuale. 

La stalker aveva inoltre pubblicato falsi annunci immobiliari mettendo in vendita l’abitazione della vittima e, contattando agenzie funebri, aveva addirittura organizzato il suo funerale e quello di persone a lei vicine. Sui social la vittima veniva diffamata e minacciata pubblicamente. Infine, la stalker aveva segnalato il numero di cellulare della vittima come “truffaldino”, provocandole così un considerevole danno d’immagine e l’inserimento del contatto tra i numeri classificati come “spam”. La vittima, subendo per oltre un anno queste attività illecite, era finita in un vero e proprio incubo on line, vivendo in uno stato di perenne ansia e paura. Nel timore che le minacce potessero concretizzarsi, la vittima aveva cambiato le proprie abitudini di vita e professionali, patendo anche un grave danno economico.  

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono state applicate misure cautelari restrittive, tra cui il divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico e e il divieto di comunicazione con la persona offesa, anche per via telematica. Rifiutato il braccialetto elettronico dalla stalker, le veniva applicato il divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna. Tuttavia, dopo una breve pausa, la stalker virtuale ha ripreso a tormentare la vittima. Dalla disamina dei messaggi – per contenuto, linguaggio e modalità di scrittura – gli investigatori della Polizia Postale sono riusciti ad attribuire all’indagata anche i nuovi episodi, accertando così la violazione del divieto di comunicazione imposto dal Giudice. Tali riscontri sono stati ritenuti dal Giudice per le Indagini Preliminari elementi determinanti per un aggravamento della misura cautelare, con la conseguente applicazione della custodia cautelare in carcere. 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.