Luana, la procura: "Manomesso orditoio gemello"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
04
Sab, Mag

Luana, la procura: "Manomesso orditoio gemello"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Il macchinario 'gemello' di quello in cui è stata risucchiata e stritolata Luana D'Orazio, la 22enne operaia pistoiese morta lo scorso 3 maggio in una ditta tessile di Montemurlo (Prato), aveva i sistemi di sicurezza manomessi. Lo si è appreso da fonti della Procura di Prato dopo che è stato condotto

alternate text

 

l'accertamento tecnico da parte dei periti su un orditoio presente nell'azienda 'Orditura Luana', identico a quello in cui è avvenuto l'infortunio mortale in cui è rimasta vittima la giovane.  

Nella ditta sono stati sequestrati due orditoi, quello in cui lavorava Luana e quello a lei più vicino, su cui si sta svolgendo la perizia per la comparazione del funzionamento dei due macchinari.  

Finora le operazioni dei consulenti tecnici si sono concentrate sulla macchina 'gemella', che ieri è stata rimessa in funzione per analizzare le fasi della lavorazione. L'orditoio che ha stritolato Luana sarà esaminato nei prossimi giorni. La perizia è considerata dalla Procura diretta dal procuratore capo Giuseppe Nicolodi fondamentale per ricostruire gli ultimi istanti di vita della ragazza e stabilire le responsabilità, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle norme di sicurezza da parte della titolare della ditta. 

Secondo i primi rilievi tecnici sarebbe stata rimossa la 'saracinesca' di protezione, una specie di cancello che avrebbe impedito a Luana di avvicinarsi troppo. La saracinesca protettiva è un meccanismo destinato a prevenire gli infortuni sul lavoro. 

Oltre alla titolare dell'azienda Luana Coppini, è indagato anche l'addetto alla manutenzione del macchinario, Mario Cusimano. Nei loro confronti vengono ipotizzate le accuse di omicidio colposo e la rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.