Contro il covid nessuna immunità di gregge senza l'obbligo di vaccino. Parola di Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), che in un'intervista all'Adnkronos Salute delinea una strategia in 3 mosse da attuare per sconfiggere Sars-CoV-2 e le sue varianti. "Assistiamo - spiega - a una pandemia
Se dunque "è inutile cercare un'immunità di gregge quando non la possiamo conseguire, allora cosa dobbiamo fare?". Punto primo - piuttosto che rincorrere l'immunizzazione di bambini e giovanissimi, per i quali secondo Caruso il rapporto benefici-rischi della vaccinazione anti-Covid va ancora chiarito in modo più approfondito - è necessario adesso "concentrarsi sugli over 50 - esorta l'esperto, ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università di Brescia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell'Asst Spedali Civili - e su tutte le persone a rischio (anziani, cronici, immunocompromessi, personale sanitario), aiutandoli nella decisione di vaccinarsi in modo completo per proteggere se stessi e gli altri". In altre parole, gli 'esitanti' vanno cercati, trovati e vaccinati.
La seconda voce nella 'ricetta' del numero uno dei virologi italiani, "una cosa importantissima alla quale lo Stato dovrebbe dedicarsi con attenzione - avverte Caruso - è poi quella di valutare i titoli anticorpali di tutte queste persone a rischio, in modo da assicurare loro per tempo la somministrazione di un'eventuale terza dose in caso di scarsa copertura".
Infine, terzo punto: "Per i vaccinati che non producono anticorpi, perché ricordiamoci che ci sono anche i cosiddetti 'non responders' - ricorda lo specialista - sarebbe utile prevedere in maniera molto attenta e tempestiva, fin da oggi, la possibilità di utilizzare gli anticorpi monoclonali non solo nella terapia iniziale della malattia, per non farla progredire, ma anche nella prevenzione. Perché la profilassi passiva con gli anticorpi, per questi soggetti fragili che non rispondono ai vaccini, è l'unica speranza di non infettarsi".