Fumata nera in capigruppo del Senato sul ddl Zan. Preso atto del mancato accordo per calendarizzare il ddl Zan, come richiesto dalle forze a favore del ddl di contrasto all'omofobia, M5S-Pd-Leu e Iv, la conferenza dei capigruppo ha deciso di aggiornarsi al 6 luglio. In quella data l'Aula di Palazzo Madama sarà chiamata a votare sulla
Fermarsi sul ddl Zan dopo nota del Vaticano. E', a quanto si è appreso, quanto hanno chiesto in capigruppo Lega e Fdi, mentre da parte di M5S-Pd-Leu e Iv è arrivata la richiesta di portare in Aula il ddl di contrasto all'omofobia.
In particolare, Pd e Cinque stelle chiedevano di calendarizzare il ddl il 13 luglio. Per Italia viva, invece, c'è il rischio che il ddl non passi. La posizione di Lega e Fdi è di fermare l'iter della legge in attesa di un parere della Commissione Affari costituzionali. Leghisti e Fratelli d'Italia, inoltre, avrebbero chiesto la sospensione della conferenza dei capigruppo.
A rappresentare la Lega non è stato il presidente dei senatori, Massimiliano Romeo: al suo posto il collega Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia del Senato e relatore del ddl sull'omofobia.