"Una volta che gli studi avranno garantito la sicurezza per la somministrazione del vaccino anti-Covid anche agli under 12 sarà inevitabile passare all'immunizzazione dei più piccoli. Perché se in tutto il mondo lasceremo che il virus circoli tra i bambini, senza nessuna forma di contenimento, non lo fermiamo più.
Per quanto riguarda le preoccupazione dei genitori, Galli ricorda che, a tutte le età, "le osservazioni scientifiche suggeriscono che la cosa migliore, viste le sue caratteristiche, sia non incontrare questo virus". E d'altra parte "i vaccini disponibili sono stati utilizzati su decine di milioni di persone in tutto il mondo. E hanno dimostrato un margine di sicurezza altissimo, probabilmente superiore a quello dei vaccini utilizzati in precedenza per altre patologie".
Inoltre "la finalità di ridurre il più possibile la circolazione del virus è fondamentale, sia per quanto riguarda gli interessi collettivi che per l'interesse individuale. Se qualcuno è nell'ottica di mandare avanti i figli degli altri per preservare i suoi da quelli che ritiene i rischi dei vaccini - sostiene Galli - sappia che, con la rapidità di diffusione della variante Delta che colpisce anche i bambini, non si possono aspettare che il loro bambino non si infetti perché protetto dalle vaccinazione degli altri. Personalmente tra i rischi ipotetici legati alla vaccinazione e i rischi reali legati alla malattia scelgo la vaccinazione".