Gladio e P2, Draghi firma direttiva per declassificare documenti
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
20
Sab, Apr

Gladio e P2, Draghi firma direttiva per declassificare documenti

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha siglato oggi una direttiva che dispone la declassifica e il versamento anticipato all’Archivio centrale dello Stato della documentazione concernente l’organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2.  

Si tratta di una iniziativa che va a ampliare quanto già stabilito

con una precedente Direttiva del 2014, con riferimento alla documentazione relativa agli eventi stragisti di Piazza Fontana a Milano (1969), di Gioia Tauro (1970), di Peteano (1972), della Questura di Milano (1973), di Piazza della Loggia a Brescia (1974), dell'Italicus (1974), di Ustica (1980), della Stazione di Bologna (1980), del Rapido 904 (1984) conservata negli archivi degli Organismi di intelligence e delle Amministrazioni centrali dello Stato.  

E' significativo che il presidente del Consiglio abbia scelto di firmare la direttiva proprio oggi e di aver reso pubblica la sua decisione, in concomitanza del 41mo anniversario dell'attentato alla stazione di Bologna, del 2 agosto 1980.  

La nota di palazzo Chigi rimarca infatti che "con questa nuova Direttiva il presidente Draghi ha ritenuto doveroso dare ulteriore impulso alle attività di desecretazione. L’iniziativa adottata potrà rivelarsi utile ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.