“Continua l'emergenza incendi nel sud del Paese, in particolare in Sicilia e Calabria e ad essere minacciato oltre al nostro patrimonio boschivo, c'è anche quello artistico-culturale in alcuni borghi, con la possibilità che in poco tempo decenni di storia vengano cancellati. Noi da parte nostra abbiamo sviluppato un nuovo
“Riteniamo - prosegue Zuccalà - che nei prossimi anni le nanotecnologie avranno un ruolo sempre più cruciale nella conservazione di beni artistici, storici e culturali, e l'Italia, che è senza dubbio il paese con la maggiore presenza di questi manufatti al mondo, dovrebbe investire strategicamente nella ricerca in questo settore, anche seguendo quanto richiesto dall'Unione Europea e sfruttando i fondi che arriveranno nei prossimi anni. Dunque è auspicabile inserire nel documento strategico del Piano nazionale di ripresa e resilienza maggiori investimenti nella ricerca di nanomateriali per la realizzazione di opere infrastrutturali più durature e per preservare i beni artistici e ambientali del paese. Un'occasione per ridisegnare le strategie con le quali l'Italia intende affrontare con successo le grandi sfide globali, assieme a quelle pressanti per i nostri territori. L'avanzamento delle conoscenze è indispensabile per la sostenibilità ambientale, economica, culturale e sociale. Il potenziale trasformativo dell’innovazione tecnologica, deve raggiungere la maggior parte dei cittadini. Per questi motivi organizzeremo in diverse parti d'Italia delle conferenze programmatiche, la prima delle quali sarà a Venezia a settembre, per chiarire quale mission ha il nostro settore di ricerca e come può contribuire a migliorare i territori, riducendo le disuguaglianze e favorendo l’inclusione sociale”.