"Con il comunicato stampa dello scorso 13 settembre, l’Agenzia delle Entrate ha dichiarato di aver reso disponibili per oltre 2 milioni di contribuenti residenti in Italia (con l’esclusione di alcune categorie di soggetti o di operatori in particolari settori), i registri iva pre - compilati on line. Con tale sistema, si annuncia,
"Non ancora del tutto operativi alcuni ulteriori passaggi informatici - chiarisce Meritocrazia Italia - , di scambio e recupero delle liquidazioni e del software di utilizzo per le elaborazioni ulteriori, ma è certo che dal 2023 si attiverà il box relativo alla dichiarazione annuale Iva. Tutte queste “semplificazioni” però, se non adeguatamente normate, possono portare ad una grande confusione sia per i tecnici del settore che per i contribuenti, spesso privi di struttura e conoscenze in campo fiscale". Inoltre, "non può sottacersi, invero, il fatto che - prosegue la nota - l’adempimento richiede una serie di notizie e che lo strumento, pertanto, risulterà vano se non accompagnato dalla possibilità di interventi correttori in caso di errori, vista la complessità della normativa tributaria in materia di imposte indirette e dirette. Si pensi poi a tutti quei contribuenti che necessitano di consulenze contrattuali e che effettuano particolari operazioni, i quali difficilmente affideranno la liquidazione delle imposte all’agenzia delle entrate limitandosi alla semplice convalida della scheda precompilata".
"E poi c'è il nodo riguardante i soggetti abilitati ed onerati della trasmissione dei dati elettronici. In tale contesto - prosegue la nota -, per rendere effettiva la tutela del cittadino e affinché la trasformazione digitale non travalichi i propri intenti rivolgendosi a scapito del contribuente, Meritocrazia Italia reputa essenziale: riformare e semplificare il sistema tributario, partendo dal Tuir e il Dpr 633/1972, con una impostazione di fondo che faccia prevalere la sostanza rispetto alla forma; garantire la possibilità di rettifica e correzione di eventuali errori di compilazioni senza costi, né sanzioni per il contribuente, il quale potrà beneficiare dell'obbligatoria attività consultiva dell'Agenzia delle Entrate, da attivare a semplice richiesta protocollato in qualsiasi forma; garantire la chiarezza, l'immediata intellegibilità, l'accessibilità, la trasparenza e la corretta regolamentazione del sistema di semplificazione, con sperimentazione preventiva di eventuali criticità applicative e moratoria estesa per gli errori di prima applicazione; l'adozione di regole semplici, che consentano il distacco dal principio di autotassazione a favore dell'obbligo della tassazione liquidata dallo Stato".
"E’ fondamentale - conclude la nota - procedere allo snellimento della struttura economico finanziaria ma è necessario che ciò avvenga garantendo la effettività del fine di supporto al contribuente, la professionalità degli operatori e la salvaguardia della trasparenza superando le farraginosità di un sistema che troppo spesso si è rivelato ostico e incomprensibile ai più".