Chi non ha il Green pass perché non vaccinato, ma sperava nei test rapidi antigenici salivari per poter andare al lavoro, al cinema, al ristorante, in palestra, si dovrà mettere il cuore in pace: il ministero della Salute non lo ritiene adatto ad ottenere la certificazione verde.
Nella circolare pubblicata, ricorda
In altre parole: da quanto si legge nella circolare del ministero della Salute, non sarà possibile ottenere il Green pass sulla base dei test antigenici salivari.
Il documento firmato dal direttore generale della Prevenzione del ministero, Giovanni Rezza, specifica: "I test salivari molecolari possono essere usati nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione di Sars-CoV-2 in ambito scolastico, per lo screening dei contatti di caso in bambini anche se la scuola non fa parte del Piano di monitoraggio, in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo o in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in Rsa, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico)".
Riassumendo: sì ai test molecolari salivari per i bambini che frequentano la scuola e che sono coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione del Covid. Sì ai salivari per gli operatori sanitari e socio-sanitari per gli screening programmati al lavoro. Sì per anziani ricoverati in Rsa o per persone con autismo, cioè per soggetti che fanno fatica a fare un normale tampone naso-faringeo. No ai test antigenici salivari per chiunque. Se ne deduce che gli operatori sanitari e socio-sanitari che fanno l’antigenico salivare perché non vaccinati, non potranno avere il Green pass e, pertanto, non potranno lavorare.
La circolare precisa, inoltre, che in caso di positività del test salivare molecolare "non sarà necessario effettuare un test di conferma su campione nasofaringeo- orofaringeo", ricordano gli esperti.
Sull’impiego del test salivare molecolare nell’ambito dello screening scolastico, la circolare puntualizza che "potrà essere effettuata anche con modalità di auto-prelievo a domicilio da parte dei genitori-tutori (se previsto auto-prelievo dal fabbricante e in coerenza con la normativa sui dispositivi medici e le disposizioni regionali), seguendo un preventivo iter formativo per il conseguimento della necessaria confidenza con i dispositivi di raccolta".