L'aumento del prezzo dei ponteggi per costruire o ristrutturare gli immobili ha superato il 400%. A denunciarlo all'Adnkronos è Claudio Polonia, presidente dell'Associazione nazionale ponteggiatori che non ha difficoltà nell'indicare il principale responsabile: ''Lo Stato italiano. Le misure legate agli incentivi edilizia
Polonia ritiene che ''iniziative di questo tipo -dice all'Adnkronos- andavano spalmate su un periodo più lungo. E' ovvio che la concentrazione di interventi fa lievitare i prezzi. Ma oltre ai prezzi -denuncia- c'e' un rischio sicurezza che non si può ignorare. Le aziende montano e smontano il più in fretta possibile i ponteggi con il risultato che i lavoratori sono stanchi. Non sarà un caso se si registrano in questi ultimi tempi dipendenti morti nelle imprese che montano i ponteggi. E di chi è la colpa? Io agli associati dico di fare le cose con i tempi giusti, ma si vede gente lavorare ancora alle 8 di sera, alla domenica''. Al governo chiede: ''ma gli operai quando si devono riposare? E' veramente disumano. Noi siamo il primo e ultimo anello di questa filiera, ma a cascata lo stress che subiamo noi lo subiscono tutti gli altri anelli della catena, dal cappottista all'idraulico, e veramente hanno tolto il sonno alle aziende, senza contare il discorso delle penali''.
Per Polonia il rischio che scoppi la bolla è reale: '' basta anche un ritardo nei pagamenti da parte delle aziende che hanno ceduto il credito presso le banche. Può essere che non ci sia materiale per tutti''. E se ''tutta questa macchina si ferma tra un anno, ci sarà un collasso, non ci sarà tempo di ammortizzare gli investimenti e si creerà un pandemonio''.