"Sicuramente l'alta astensione è un segnale d'allarme perché una democrazia in cui le decisioni vengono assunte da una minoranza, e governa la maggioranza di una minoranza, indica una sofferenza". A commentare con l'Adnkronos il forte astensionismo alla amministrative è il costituzionalista Giovanni Guzzetta, professore
Il costituzionalista, da anni in prima linea sul fronte delle riforme elettorali ritiene pertanto "affrettate le opinioni di chi ritiene che i problemi in Italia siano legati alla formula elettorale, tanto più che a livello di elezioni comunali il modello è molto variegato. Per le comunali abbiamo un sistema sopra i 15mila abitanti di tipo proporzionale con correzione maggioritaria e tra l'altro a giudicare dal numero delle liste presentate non mi pare si possa dire che l'offerta sia così scarsa e che quindi manchi il pluralismo".
All'interno della crisi democratica mondiale, piuttosto "quella italiana ha una serie di problemi specifici e antichi; inoltre vi è l'incertezza della situazione eccezionale che vive la nostra democrazia con un governo di ampia maggioranza e fortemente caratterizzato da una legittimazione tecnico politica; ed infine - indica il docente di Tor Vergata - i problemi strutturali della democrazia italiana possono aver alimentato la percezione dei cittadini che la loro partecipazione conti meno e sia meno incisiva rispetto al passato". "Certo è - conclude Guzzetta - che il modello democratico si fonda su una premessa per i cittadini: contare nelle decisioni. Entra in crisi se questo non avviene".
(di Roberta Lanzara)