Stato emergenza 2022, Ricciardi: "Serve proroga, a gennaio scelte forti"
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Stato emergenza 2022, Ricciardi: "Serve proroga, a gennaio scelte forti"

Cronaca
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Serve la proroga dello stato di emergenza. Lo dice Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica e consulente del ministro Speranza, soffermandosi sull'emergenza covid in Italia e sulle strategie da adottare. 

"Le misure prese e l'alto numero di vaccinati fanno sì che l'incremento dei casi

sia lineare e non esponenziale, però si tratta comunque di una crescita del contagio e dei morti. Ma gennaio preoccupa molto e lo stato d'emergenza andrebbe prorogato", dice Ricciardi alla Stampa, evidenziando che è la quota di non vaccinati a renderci ancora vulnerabili: “Sono 6 milioni di adulti e 3 di bambini, un serbatoio notevole del virus, con numerose vulnerabilità che spiegano i tanti morti. La variante Omicron potrebbe dare meno malattia, ma se fosse più contagiosa peggiorerebbe comunque la situazione. I primi dati sudafricani non sono indicativi. La chiarezza arriverà dalle rilevazioni inglesi, ma le prime notizie non sono confortanti. La mia previsione è che a gennaio il Regno Unito avrà bisogno di un altro lockdown a causa della combinazione tra Delta e Omicron. L'Italia ha messo in atto una serie di misure, dal Super Green Pass alla chiusura dei voli, alla velocizzazione della terza dose, che consentono di limitare e rimandare il problema, nella speranza di superare l'inverno senza danni e arrivare a primavera”.  

Quanto all'obbligo vaccinale, Ricciardi sottolinea che “intanto dal 15 dicembre si applicherà per tre dosi oltre che agli operatori sanitari anche a personale scolastico, militari e forze dell'ordine. Poi in sanità pubblica non si esclude nulla, perché le decisioni si prendono in base a evidenze scientifiche e situazione epidemiologica. Con questa premessa ora l'obbligo generalizzato non è indispensabile, mentre lo sarebbe nei Paesi dell'Est, in Russia e in Gran Bretagna, dove nonostante la possibilità dei vaccini si vivono i momenti peggiori di tutta la pandemia. Il livello italiano di vaccinazione è uno dei migliori d'Europa, ma non bisogna accontentarsi fino al 95 per cento. Ci siamo abituati a cento morti al giorno, che si potrebbero evitare se tutti si vaccinassero. Lo stato di emergenza, che scadrà il 31 dicembre, andrà rinnovato? Dal punto di vista sanitario assolutamente sì. L'inverno sarà durissimo e bisognerà prendere decisioni finalizzate al contenimento del virus. Penso a un'intensificazione del Super Green Pass con maggiori controlli. Non basta fare le norme, bisogna applicarle”. 

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