(Adnkronos) - "Siamo di fronte a una 'follia fredda". Lo afferma all'Adnkronos il criminologo Carmelo Lavorino, dando una possibile lettura del caso della mamma accusata di aver ucciso la figlioletta Elena di 5 anni, a Catania, e parlando di "disturbi mentali, una forma di depressione. Ha agito in modo crudele per vendicarsi del marito,
"Sapeva che la bambina era profondamente amata e non voleva, a livello inconscio, che frequentasse" colei che riteneva "la sua 'concorrente usurpatrice' del posto che aveva lei", osserva Lavorino secondo il quale problemi "psichici e psichiatrici" sono "da individuare con una perizia specifica. Serve una visita psichiatrica".
Secondo Lavorino il fatto che i colpi inferti siano diversi può indicare un "momento di rabbia nei confronti del marito, sfogata sulla figlia". Il criminologo sottolinea che la donna si è poi "comportata in maniera puerile, ha lasciato tracce, si è inventata un rapimento a cui nessuno ha creduto: ciò indica una personalità fanciullesca". E' possibile, secondo il criminologo, che la donna si sentisse "abbandonata, sfiduciata in se stessa, nel mondo e nel futuro".