In Italia arriva l'hamburger vegetale che sembra fatto di carne
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Mar, Mar

In Italia arriva l'hamburger vegetale che sembra fatto di carne

In Italia arriva l'hamburger vegetale che sembra fatto di carne

Cucina
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A guardarli si direbbero patties – termine americano per definire i dischetti di carne degli hamburger – autentici. Nel colore, nella consistenza e anche nel sapore. Ma a ben vedere, quelli di «Beyond Meat» non sono fatti di carne. Niente pollo, agnello o manzo.

In Italia arriva l'hamburger vegetale che sembra fatto di carne
In Italia arriva l'hamburger vegetale che sembra fatto di carne

 

La ricetta studiata a Los Angeles, dalla start-up fondata nel 2009 da Ethan Brown, prevede infatti un mix di proteine (assolutamente) vegetali. Che se bilanciate a dovere – senza ricorrere alla soia o a prodotti geneticamente modificati – riescono a creare il giusto connubio per scoprire che un’opzione diversa al solito hamburger c’è. E forse si deve provare, per iniziare a ripensare a un sistema a basso consumo di proteine animali. Da domani sarà possibile farlo anche in Italia, in uno dei «Welldone», catena di locali fast-gourmet nata a Bologna nel 2013, dichiaratamente alla ricerca del burger perfetto, sparsi per il Paese. In uno dei dodici punti vendita, infatti, si potrà scoprire come anche un patty realizzato con proteine vegetali possa avere lo stesso gusto di uno fatto con carne di manzo.

Il progetto, giunto quest’anno anche in Italia appunto, è partito in California per trovare un’alternativa credibile al consumo di carne. E da quando è iniziato sono in molti, tra attori e imprenditori, come Leonardo di Caprio e Bill Gates, ad essere stati convinti e coinvolti. Perché i benefici sono tanti: a livello di salute, d’impatto climatico e di benessere degli animali. È stato calcolato infatti che il risparmio rispetto alla lavorazione della carne animale equivale al 95% di terra utilizzata, al 75% di acqua, con un abbattimento delle emissioni di gas serra dell’87%. Ma sarà anche l'occasione per capire che senza essere forzatamente vegetariani, un'alternativa ora c'è. Per ridurre il consumo settimanale o, perché no, provare qualche cosa di nuovo.

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