Arriva "La ragazza dagli occhi d'oro", ultimo saggio di Pietro Citati presentato oggi a Roma in omaggio al critico scomparso
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Ven, Mag

Arriva "La ragazza dagli occhi d'oro", ultimo saggio di Pietro Citati presentato oggi a Roma in omaggio al critico scomparso

Cultura
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Chi è "La ragazza dagli occhi d'oro", da cui prende il titolo il saggio postumo di Pietro Citati, appena edito da Adelphi e presentato oggi a Roma?

il critico e scrittore Pietro Citati scomparso il 28 luglio scorso a 92 anni.
il critico e scrittore Pietro Citati scomparso il 28 luglio scorso a 92 anni.

 

Per saperlo occorre leggere questo volume densissimo, che procede verso le profondità più remote della letteratura attraverso successivi testi brevi, passando in rassegna numerosi grandi letterati di ogni tempo: da Plinio il Giovane e Manganelli, da Goethe a Dickens e a Balzac, che scrisse proprio una breve romanzo intitolato nello stesso modo, in cui racconta la storia di una potente società segreta, formata da "uomini abbastanza onesti da non tradirsi mai tra loro -come afferma lo scrittore francese- abbastanza diplomatici da dissimulare i legami sacri che li univano, abbastanza forti da mettersi al di sopra di tutte le leggi".

Memore dell'amico editore del suo stesso libro, Citati ce lo descrive subito, nel primo capitolo, e sembra un gioco premonitore di scatole cinesi. "Probabilmente Roberto Calasso aveva più caro quest’ultimo libro, 'Il libro di tutti i libri', rispetto agli altri precedenti, perché vi fondeva i suoi talenti molteplici. Erano passati molti anni da quando aveva composto 'La rovina di Kasch', 'Le nozze di Cadmo e Armonia', 'Ka', 'Il rosa Tiepolo', 'La Folie Baudelaire', 'Il Cacciatore Celeste'. Ormai, come tutti noi, era diventato un vecchio scrittore, un anziano saggista della mitologia, della religione e della parola". Un grande critico che ricorda un grande autore e saggista, come lui.

"Il suo libro -prosegue poi Citati su Calasso- è un’incessante omissione, una rottura, un fremito, un percorso avanti e indietro attraverso Sir Thomas Browne, Tiepolo e Baudelaire. Tutto il lato pauroso e tremendo dell’Antico Testamento (che finora Calasso aveva trascurato) viene improvvisamente alla luce; e a volte immaginiamo un artista di metà Ottocento come Gérard de Nerval, o uno scrittore che frequenti per abitudine il mondo degli astri. Subito, appena espresso, il pensiero di Calasso si dichiara manchevole, errato e insufficiente, e ricorda tutto quello di cui ha discorso – la follia della letteratura, delle Ninfe e degli dèi e, di scorcio, persino la mitologia cinese e quella mesopotamica. La Torah, tema essenziale, viene continuamente celata".

Nato a Firenze il 20 febbraio 1930, Citati è scomparso il 28 luglio scorso a Roccamare (in Toscana): per ricordalo l'appuntamento è alla Casa delle Letterature, alle 18, dove -in omaggio al grande autore Premio Strega- intervengono autori di primo piano del panorama letterario e culturale italiano: gli scrittori Giorgio Montefoschi ed Elisabetta Rasy, il filologo Piero Boitani e la poetessa e traduttrice Rosita Copioli.

Una specialità di Citati erano proprio le biografie dei grandi scrittori in forma narrativa; per due di queste aveva ottenuto prestigiosi premi: il Viareggio nel 1970 con il suo "Goethe" (Mondadori, 1970; Adelphi, 1990) e lo Strega nel 1984 con "Tolstoj" (Longanesi, 1983; Adelphi, 1996).

Dal 1954 al 1959 ha insegnato italiano nelle scuole professionali di Frascati e della periferia di Roma. Negli anni Sessanta scrive per il quotidiano Il Giorno. Dal 1973 al 1988 è critico letterario del Corriere della Sera; dal 1988 al 2011 de La Repubblica; dal 2011 al giugno 2017 scrive recensioni letterarie per il Corriere della Sera. Il 28 luglio 2017 riprende a pubblicare su La Repubblica. (Rossella Guadagnini)

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.