Gli Archetipi dell’Arte Povera ed il primitivismo di Mimmo Paladino in mostra a Palazzo Morgagni
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Gli Archetipi dell’Arte Povera ed il primitivismo di Mimmo Paladino in mostra a Palazzo Morgagni

Cultura
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Fino al 30 gennaio, nella sede prestigiosa di Palazzo Morgagni, il pubblico potrà scoprire la prestigiosa collezione delle edizioni su carta e scultoree della Galleria Christian Stein, un nucleo di opere inedito che racconta la ricerca della galleria attraverso i medium espressivi dagli anni Sessanta ad oggi.

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Il principio originario, l’archetipo dell’arte povera, è la polemica aperta con l’arte tradizionale della quale rifiuta tecniche e supporti per fare ricorso a materiali 'poveri'. L'obiettivo dei 'poversisti' era quello di superare l'idea tradizionale secondo cui l'opera d'arte occupa un livello di realtà sovratemporale e trascendente. Una delle tematiche critica portata avanti dagli artisti dell'Arte povera fu quella contro la concezione dell'unicità ed irripetibilità dell'opera d'arte: Mimesis, di Paolini, consiste in due identici calchi di gesso rappresentanti una scultura dell'età classica, posti l'uno di fronte all'altro con lo scopo di fingere una conversazione. In questa direzione la sperimentazione di tecniche editoriali come la litografia, la calcografia, e la serigrafia diventano tono espressivo duplicabile ma unico nel loro messaggio.

Il progetto vuole omaggiare questa ricerca unica, con edizioni provenienti dalla collezione Storica della Galleria Stain di Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Fausto Melotti, Giulio Paolini, Jannis Kounellis, Mario Merz. Una sezione del progetto sarà dedicata alla ricerca 'seriale' di Mimmo Paladino, artista eclettico nell’utilizzo espressivo della pittura , scultura e d incisione. L’artista attingere dal passato e da tradizioni pittoriche anche molto diverse e lontane per creare un linguaggio ibrido e capace di mettere assieme epoche diverse, in maniera che si potrebbe dire transstorica. Del gruppo degli artisti della transavanguardia Paladino è l’artista più essenziale, più vicino al primitivismo e all’espressionismo tedesco d’inizio Novecento. Il percorso espositivo di trenta selezionate opere sarà arricchito dagli artisti Domenico Bianchi e Remo Salvadori. A cornice delle opere della collezione Stein cinque sculture monumentali del Maestro del Surrealismo Salvador Dalì che inviteranno il fruitore ad una riflessione sulle tematiche del tempo e della psicanalisi.

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.