Da Maurizio Cattelan a Damien Hirst, le stelle dell'arte contemporanea a Palazzo Strozzi
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Ven, Apr

Da Maurizio Cattelan a Damien Hirst, le stelle dell'arte contemporanea a Palazzo Strozzi

Cultura
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Cindy Sherman, Damien Hirst, Lara Favaretto, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas: a Firenze una grande mostra celebra a Palazzo Strozzi i trent'anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo con oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali. Dal 4 marzo al 18 giugno "Reaching for the Stars.

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Crediti (Fondazione Palazzo Strozzi)

 

Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye" propone una celebrazione delle stelle dell'arte di oggi.

Promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la mostra esplora le principali ricerche artistiche degli ultimi decenni attraverso una costellazione di opere esposte in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi, dal Piano Nobile alla Strozzina, con una speciale nuova installazione per il cortile rinascimentale.

Curata da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l'esposizione si pone come celebrazione dei trent'anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, una delle più famose e prestigiose raccolte d'arte contemporanea a livello internazionale, restituendone in modo aperto la varietà, l'evoluzione e il suo essere costantemente in progress.

Il progetto a Palazzo Strozzi, spiega Galansino, nasce infatti nella volontà di creare una piattaforma di sperimentazione e partecipazione in cui si uniscono l’esposizione di opere della collezione, nuove produzioni create per la mostra, oltre a un ampio programma di attività e progetti con gli artisti protagonisti di talk e workshop, e a numerose attività per coinvolgere il pubblico.

Tra pittura, scultura, installazione, fotografia, video e performance, la mostra esalta il dialogo tra Palazzo Strozzi e l’arte contemporanea proponendo ai visitatori un percorso alla scoperta delle grandi stelle dell’arte globale degli ultimi decenni.

L'esposizione propone infatti un viaggio attraverso le opere di artisti che hanno segnato l’evoluzione delle pratiche artistiche tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, in un percorso che affronta tematiche diverse come la sperimentazione dei linguaggi artistici, la figurazione e astrazione, l'identità e il corpo dal punto di vista sociale e politico, il ruolo e l'immagine della donna nella società di oggi, la riflessione sulla storia contemporanea tra collettività e individualità, attraverso riferimenti a eventi storici come l'11 settembre 2001 o le lotte per i diritti civili.

Nella mostra sono presenti, ad esempio, opere fondamentali come "1000 Names "(1983) di Anish Kapoor o "Love Is Great" (1994) di Damien Hirst, insieme a un'ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, artista centrale per un'esplorazione dell'arte italiana tra anni Novanta e Duemila, insieme, tra gli altri, a Paola Pivi o Lara Favaretto.

In parallelo si snodano sezioni tematiche come quella dominata dalla celebre serie "Untitled Film Still" (1978-1980) di Cindy Sherman che propone una riflessione sociale e politica sul tema dell'identità in rapporto a opere di Shirin Neshat, la serigrafia "Untitled (Not ugly enough)" (1997) di Barbara Kruger o la scultura in materiali organici "Self-Portrait" (1993) di Pawel Althamer.

L'indagine sulla scultura si amplia nei grandi lavori di Andra Ursuţa, Adrián Villar Rojas, Berlinde De Bruyckere, Mark Manders, le cui pratiche investigano il corpo e la figura tra decostruzione e ricomposizione. A questa fa eco la perlustrazione della ricerca pittorica attraverso dipinti di artisti come Lynette Yiadom-Boakye, Sanya Kantarovsky, Michael Armitage, Cecily Brown, Avery Singer, testimoniando la perdurante vitalità di questo medium, tra figurazione e astrazione, soprattutto nelle generazioni più giovani.

Completa il percorso un’ampia sezione dedicata alla Video arte con opere manifesto di artisti quali William Kentridge, presente con "History of Main Complaint" (1996), Douglas Gordon e Philippe Parreno, con la celebre videoinstallazione "Zidane. A 21st Century Portrait" (2005) e Ragnar Kjartansson con "The End - Rocky Mountains" (2009).

La moatra "Reaching for the Stars" è "un viaggio in quarant'anni di scoperte e ricerca nell’arte contemporanea - afferma Arturo Galansino - Ospitare a Firenze una collezione come questa significa celebrare i valori del mecenatismo e della committenza nella città dove il grande collezionismo è nato. La collaborazione tra Palazzo Strozzi e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va oltre la mera esposizione di opere, ma è una sinergia di valori, una piattaforma condivisa in cui stimolare accessibilità, partecipazione e sperimentazione".

"È per me un onore e una grande emozione poter rivedere le ‘stelle’ della collezione esposte nelle splendide sale della Fondazione Palazzo Strozzi. Festeggiare i trent’anni della mia pratica collezionistica all’interno di questo palazzo, capolavoro dell’architettura rinascimentale - dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - E' un'occasione per ripercorrere i tragitti dell’arte contemporanea degli ultimi decenni, creando un dialogo vivo con l’antico e con il pubblico in visita. Questa mostra, che inizia dallo splendido cortile aperto alla città, rispecchia il valore della condivisione che da sempre impronta la mia collezione e trova piena sintonia con la linea della Fondazione Palazzo Strozzi, guidata con grande professionalità da Arturo Galansino, a favore della partecipazione e dell’accessibilità della cultura".

 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.