Maraini: "Pasolini forse ucciso dai Servizi deviati, sapeva troppo"
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Gio, Mar

Maraini: "Pasolini forse ucciso dai Servizi deviati, sapeva troppo"

Cultura
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(Fotogramma)

 

Ben venga l'istanza redatta dall’avvocato Stefano Maccioni di riapertura delle indagini sul delitto dello scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini, ucciso a Ostia nella notte tra l'1 e il 2 novembre del 1975, depositata in Procura a Roma. La pensa così Dacia Maraini, grande amica insieme ad Alberto Moravia dell'autore di 'Ragazzi di vita', cui ha di recente dedicato il libro 'Caro Pier Paolo' (Neri Pozza). Secondo la Maraini, Pasolini fu ucciso "probabilmente su impulso dei servizi segreti deviati che lo temevano".

"Ha ragione l'avvocato che ha presentato l'istanza. Il fatto che sia stata depositata questa richiesta mi fa piacere e, come amica di Pasolini, spero che la magistratura accetti la riapertura del caso. Pelosi prima di morire - ricorda la Maraini - ha detto che sulla scena del delitto c'erano tre persone, probabilmente tre killer. Tutti quelli che hanno indagato sulla morte di Pier Paolo dicono che quello di Pasolini è stato un omicidio ordinato dall'alto, compiuto probabilmente su ordine dei servizi segreti deviati che purtroppo sono responsabili di molti guai del nostro Paese. Non posso dirlo con sicurezza, perché non ne ho le prove, ma come pensano altri che hanno indagato sul caso, ritengo che nella sua morte siano stati coinvolti i servizi segreti deviati".

Il loro obiettivo, secondo la scrittrice, "sarebbe stato quello di creare una situazione di allarme e di crisi nella quale potevano fare un colpo di Stato. Un tentativo fatto anche altre volte. Non posso dirlo con certezza - ribadisce la Maraini - ma lo sostengono tanti libri scritti e usciti su di Pasolini in questo periodo". Insomma, anche l'omicidio dello scrittore "potrebbe rientrare in una logica di colpo di Stato. E' un'ipotesi, ovviamente, non posso affermare con sicurezza questa tesi". Pasolini, riflette la Maraini, "ha parlato tante volte del delitto Mattei e di altre stragi compiute in Italia prima che morisse. Diceva di sapere delle cose sugli avvenimenti politici italiani che erano rimasti un mistero. E questo si presuppone che abbia allarmato chi era coinvolto in quei fatti che temeva le sue parole e la sua testimonianza. Per questo motivo avrebbero ucciso Pasolini", conclude la Maraini.

 

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