Castel Sant'Angelo si confessa, a Roma 'La Spada e la Bilancia'
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Castel Sant'Angelo si confessa, a Roma 'La Spada e la Bilancia'

Cultura
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Punizioni corporali, processi farsa, morti sospette. La giustizia nella Roma di età rinascimentale, e moderna, propone un ampio catalogo di episodi controversi che hanno deciso le sorti di personaggi come Benvenuto Cellini, Giordano Bruno, il conte di Cagliostro e la giovane nobile Beatrice Cenci. Nelle prigioni di Castel Sant’Angelo anche assassini, carbonari e garibaldini.

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Riportare alla luce vicende, biografie e la storia degli spazi del Castello. È l’obiettivo della mostra “La Bilancia e la Spada. Storie di giustizia a Castel Sant'Angelo”, presentata oggi dal Centro Europeo del Turismo e in programma dal 20 giugno al 1 ottobre presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo.

“La mostra è pensata per raccontare le storie vissute all’interno del Castello nell’arco dei secoli, e che permettono di guardare a questi spazi non solo come monumento ma anche come luogo di vita”, ha dichiarato la direttrice del museo Mariastella Margozzi. “La Bilancia e la Spada” presenta inoltre elementi di novità come la porta magica dell’esoterista Giuseppe Francesco Borri ricostruita in digitale. “La porta di Borri è finalmente osservabile dal vivo. Averla ricostruita digitalmente dimostra come la tecnologia che possa mostrare cose realmente esistite che prima si potevano solo immaginare”, ha concluso Margozzi.

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