(Adnkronos) - Fino al 19 novembre a Palazzo Merulana di Roma un gioco d’arte che cresce da vent’anni, a cura di Bruno Aller e Marisa Facchinetti con testo critico di Luca Ceresoli e Serenella Di Marco. La collettiva è composta da 102 tessere comunicanti tra loro, come il “cadavre exquis” surrealista.
“Il mondo dell’arte è spesso paragonato a un intricato puzzle, in cui ogni pezzo rappresenta un momento, un movimento o un’opera unica”. Questo piccolo stralcio del testo critico a firma di Serenella Di Marco e Luca Ceresoli racchiude l’essenza di Tutti puzzle per l’arte 2003 – 2023. Segni per dissonanze armoniche, il progetto espositivo ospitato negli spazi di Palazzo Merulana, a cura di Bruno Aller e Marisa Facchinetti. L’idea della mostra è nata vent’anni fa con 27 artisti e oggi ne conta 102, gli stessi che abiteranno gli spazi della Fondazione Elena e Claudio Cerasi con altrettante opere – o per meglio dire, tessere – comunicanti tra loro, simboleggiando le infinite possibilità compositive e dialettiche tra i diversi linguaggi dell’arte. Tra i protagonisti in mostra spiccano i nomi di: Luigi Boille, Carlo Lorenzetti, Ninì Santoro, Bruno Conte, Lamberto Pignotti e Achille Pace, Franco Purini, Primarossa Cesarini Sforza, Maria Teresa Romitelli, Grazia Leonardi, Grazia Sernia, a cui si sono aggiunti quest’anno Tommaso Nicoletti (detto Tommy), Antonia Ciampi e Fabio Mariani.