Covid e cultura, Ricciarelli: "Draghi aiuti noi artisti"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
24
Mer, Apr

Covid e cultura, Ricciarelli: "Draghi aiuti noi artisti"

Covid e cultura, Ricciarelli: "Draghi aiuti noi artisti"

Cultura
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"Se andiamo avanti così, ci troveremo in una situazione tragica". E' l’appello che Katia Ricciarelli rivolge, tramite l’Adnkronos, a Mario Draghi, nel momento in cui l’economista è al lavoro per formare il nuovo governo.

Covid e cultura, Ricciarelli:
Covid e cultura, Ricciarelli: "Draghi aiuti noi artisti"

 

"Un anno è tanto. Sa cosa significa stare un anno fermi? Stare a guardare il tramonto alla finestra e sperare che arrivi il giorno dopo e le cose cambino? Ho fiducia in Draghi, al quale chiedo di considerare la posizione di noi artisti e salvare la cultura del Paese".  

"Abbiamo capito ormai che il settore della cultura viene considerato meno di zero -è l’allarme lanciato del soprano- invece è l’anima del Paese. Noi siamo considerati dei giullari che fanno ridere, nel mio caso cantano, ma non soffrono. Non è così. Soprattutto i giovani, che fanno cultura e non possono esprimersi, sono in una situazione estremamente difficile, perché nessuno pensa a loro. Sono persone giovani, che hanno studiato, investito e ora si ritrovano a non avere nessuno sbocco". 

La mancanza del pubblico è un dolore difficile da superare per un artista vero. "Vorrei che fosse considerata la posizione degli artisti -spiega la cantante- Abbiamo bisogno di esprimerci, del nostro pubblico, e se non ce l’abbiamo stiamo male. Quindi anche fossero quattro gatti, ma ridateci il pubblico. Altrimenti non viviamo, ci spegniamo, abbiamo paura di tutto e di tutti. Non si può andare avanti così". 

Devono considerare "che anche noi siamo delle persone che devono lavorare, perché è vero che la nostra è una passione, ma è anche un lavoro -incalza la Ricciarelli- Il pubblico quindi deve tornare a teatro, perché ha bisogno di noi come noi di loro. Con gli accorgimenti necessari, certo, ma deve poterlo fare. Lo fanno i ristoranti, i bar, i negozi. Il singolo deve ragionare e deve avere il buonsenso di non esagerare, perché a volte mi trovo a passeggiare per strada e vedo assembramenti e persone senza mascherina. Questo non lo capisco". Per concludere, "bisogna essere fiduciosi per forza -chiosa l’artista- Credo che Draghi possa aiutarci, lo spero fortemente". (di Ilaria Floris) 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.