Vincenzo Palazzo: "In passerella rivivo l'Acid House, il futuro? Sogno un grande brand"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
19
Ven, Apr

Vincenzo Palazzo: "In passerella rivivo l'Acid House, il futuro? Sogno un grande brand"

Cultura
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Le radici sono pugliesi ma il curriculum è internazionale. Un binomio consolidato quello di Vincenzo Palazzo, che ha contribuito a tracciare la strada del suo successo, proiettandolo, in una manciata di stagioni, nel gotha degli stilisti emergenti più apprezzati. Vincenzo è lo stilista di Vièn, il brand made in Puglia, amato anche da Lady Gaga, che oggi presenta la sua prima main uomo spring-summer 2022 e pre summer donna. Una collezione che è un ritorno al suo primo amore, la musica - punto di riferimento costante di Vincenzo - in particolare la Acid House e il movimento baggy, nate a Manchester tra gli anni Ottanta e Novanta, come racconta lui stesso all'Adnkronos. 

alternate text

 

"Per questa collezione mi sono ispirato alla Acid House e al movimento baggy, nate a Manchester tra anni Ottanta e anni Novanta - spiega lo stilista -. Erano gli anni dell'Haçienda di Tony Wilson, club visionario di Manchester, è lì che è nato il rave, la gente ballava elettronica per tutto il weekend, c'erano i famosi 24 hours party. Quello stile baggy, con pantaloni e t-shirt larghe, il k-way, le magliette tie-dye, è quello che involontariamente vestiamo oggi tutti noi e ho rivisitato a modo mio". 

La genesi del baggy risale alla fondazione di 'The Factory', casa discografica di gruppi come Joy Division prima e New Order poi. Ma la musica nella collezione è rappresentata anche da band rock alternative come Stone Roses, Happy Mondays e Charlatans che, incorporando la dance elettronica nel proprio sound, fungevano da collegamento tra l'indie e l'acid house, tra la cultura rock e quella rave. 41 i look, che mixano denim giapponese, volumi baggy, t-shirt oversize con il logo della band, stampe tie-dye rivisitate, buckets hats, abbigliamento worker che si mixano a capi sartoriali, come la grisaglia in fresco di lana abbinata al jersey psichedelico. Lato accessori spicca il marsupio in nylon giapponese da portare sia a tracolla sia agganciato in vita o a mano. "Vièn è il contrasto tra due mondi, la mia parte streetwear e quella sartoriale - rimarca lo stilista - sono mondi opposti ma che convivono. Poi in base alla soundtrack che ascolto mi lascio ispirare". 

Anche per Vincenzo quello passato è stato un anno difficile. "Il mio è un piccolo brand, ho avuto una modellista col Covid che è stata male 38 giorni, è stata una corsa chiudere la collezione" sottolinea. Qualcosa di positivo, però, c'è stato. "L'unica cosa buona che ha fatto il Covid è stata farmi ridimensionare la collezione - osserva lo stilista -. Inoltre ho voluto dar voce alla parte musicale, a un settore che è stato massacrato. La soundtrack del video della collezione è di un produttore di un'etichetta underground di Milano, il video lo abbiamo girato nei Magazzini generali, tempio delle discoteche milanesi, chiuso dall’inizio della pandemia". 

Artista a tutto tondo, ex bassista, Vincenzo è innamorato di quello che fa. Basta guardarlo negli occhi per capirlo. "Per me è sufficiente creare e che sono felice" ammette. Un sogno nel cassetto, confessa, ce l'ha. "Mi piacerebbe disegnare un brand che ha un heritage importante, fare il direttore creativo - rimarca -. Mi piace scavare negli archivi, e avere modo di farlo per un grande nome sarebbe il mio sogno. Mi piace prendere le cose che amo del passato e dare loro linee moderne. Lavorare con un bel brand, con una storia importante, sarebbe una bella sfida". (di Federica Mochi) 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.