Riapre a Parigi la casa di Victor Hugo
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Gio, Apr

Riapre a Parigi la casa di Victor Hugo

Cultura
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Riapre a Parigi nella storica place des Vosges, dopo 18 mesi di lavori, la casa di Victor Hugo, dove il grande scrittore, drammaturgo e poeta visse tra il 1832 e il 1848. Ormai padre di cinque figli, autore riconosciuto e acclamato dopo il trionfo a teatro di Hernani, amante dei fasti e della mondanità, Hugo decide il 12 luglio 1832 di lasciare la casa di Notre -Dame- des- Champs a Montparnasse, per un appartamento di circa 280 metri quadrati al secondo piano dell'hotel Rohan- Guéméné.

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Una dimora strategica, che aveva sin dall'inizio soggiogato Victor Hugo, non soltanto perchè il suo vicino di casa era l'amico di una vita, Théophile Gautier, ma place des Vosges, nello storico quartiere del Marais, non era distante dalla biblioteca dell'Arsenal, cuore pulsante del movimento romantico e dalla cattedrale di Notre- Dame 'protagonista' di uno dei romanzi più conosciuti, dato alle stampe un anno prima.

Come ha raccontato in una intervista a 'Point de vue' Laura Hugo, discendente del grande maestro, "quella che un tempo si chiamava place Royale divenne negli anni il simbolo del trionfo del mio illustre antenato. Le tout Paris frequentava i saloni della sua residenza, politici, teste coronate e scrittori come Dickens, per esempio, incontri e ricevimenti che gli apriranno le porte dell'Académie francaise e più tardi gli permetteranno di ottenere anche il titolo di 'pair de France".

Trionfi e drammi familiari. Nel 1843 la prima figlia Léopoldine, 19 anni, annega durante una gita in barca risucchiata dalla Senna con il suo giovane marito. C'è poi nel 1948 una nuova fronda nella città, gli insorti entrano a place des Vosges dal faubourg Saint-Antoine, la piazza diventerà il loro quartiere generale. Victor Hugo e la sua famiglia sono costretti a fuggire.

Sarà dunque possibile visitare la casa di Victor Hugo nella capitale francese, che diventerà sede di mostre e retrospettive con all'apertura del café Mulot, ammirarne lo stile 'flamboyant' che miscelava elementi gotici e décor in stile Rinascimentale.

Le tappezzerie ai muri, i tappeti, il mobilio in legno massiccio, i ritratti e i busti ( come quello realizzato da nel 1837 da David d'Angers con la dedica 'A' mon ami Victor Hugo), il letto a baldacchino stile Luigi XIII donatogli dai nipoti Georges e Jeanne, i colori forti e una incontestata propenzione per i fiori, secondo i dettami della moda dell'epoca, tessuti spesso disegnati dall'autore dei 'Misérables' e poi quel 'salon chinois' 'tapezzato' di porcellane antiche cinesi che Victor Hugo amava scegliere e cercare personalmente.

Ed è ancora Marie Hugo che confida: "sento questo desiderio profondo di condivisione e di divulgazione di un passato legato al mio antenato con una numero sempre maggiore di persone, grazie anche alle donazioni fatte dalla mia famiglia, nel corso degli anni".

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.