Mostra a Ladispoli, la vita di Caravaggio nelle opere del maestro Venanzoni
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
20
Sab, Apr

Mostra a Ladispoli, la vita di Caravaggio nelle opere del maestro Venanzoni

Cultura
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Raccontare la vita di Caravaggio attraverso la pittura. E' l'idea originale da cui nasce la mostra 'Caravaggio ultimo approdo' che il centro 'Arte e cultura' di Ladispoli ospiterà fino al prossimo 22 agosto e che diventerà presto itinerante in tutta Italia.

alternate text

 

Un'esposizione di oltre quaranta quadri del maestro Guido Venanzoni, in parte copie d'autore e in parte originali che ripercorrono i momenti salienti della vita del genio lombardo, più alcune copie degli allievi della sua 'Bottega d'arte'.

Il nome della mostra non è casuale: Ladispoli, infatti, è universalmente riconosciuta come la città dell’ultimo approdo nella vita di Caravaggio. "Nel 2006, mentre collaboravo come consulente artistico, appresi che Caravaggio, il mio pittore preferito e amato fin dall’infanzia, era stato visto vivo dopo quattro anni di rocambolesca fuga, sulla spiaggia del castello Odescalchi a Palo Laziale, dove io praticamente abito", racconta Venanzoni. "Questa eccezionale notizia scatenò in me il desiderio di concretizzare l'evento attraverso un grande dipinto 'L'arresto di Caravaggio a Palo' avvenuto nel luglio del 1610. Dopo qualche anno la realizzazione di questo dipinto mi portò a conoscenze importanti come il prof. Vincenzo Pacelli, storico dell'arte esperto del Merisi dell’Università Federico II di Napoli e del prof. Vittorio Sgarbi, che oltre ad apprezzarlo mi spronarono a rappresentare altri momenti salienti della vite tumultuosa e coinvolgente dell'artista", spiega ancora il pittore, romano di nascita ma ladispolano d'adozione, che ha da poco terminato una mostra a Sutri a Palazzo Doebbing voluta da Sgarbi che ha riscosso un importante successo. "Realizzare 'La vita di Caravaggio in pittura' è stato un lavoro che mi ha appassionato in questi ultimi dieci anni, di grande gratificazione, perché come disse il professor Sgarbi ospitandomi al museo di Doebbing, mai nessuno in quattrocento anni dalla sua morte ha mai dipinto la sua avventurosa, breve, ma intensa vita. Il mio proposito -conclude- è portare a conoscenza, con grandi mostre itineranti nelle città in cui il maestro è vissuto, questa iniziativa culturale, la grandezza del nostro Caravaggio".

La mostra sarà anche interattiva, essendo previsti intermezzi musicali, con musiche e strumenti del '600 e incursioni di un attore che interpreterà il Caravaggio e interloquirà con il pubblico. La mostra è patrocinata dal Comune di Ladispoli.

"Il compianto professor Pacelli, massimo esperto del Caravaggio, appurò grazie al ritrovamento di importanti documenti presso gli archivi vaticani, che l’ultimo approdo del genio lombardo fu nell’odierna Ladispoli, presso il castello di Palo. Da lì nacque la passione di questa città per Michelangelo Merisi, una passione sempre più forte, alimentata dalla presenza del maestro Guido Venanzoni, che assieme agli allievi della sua Bottega d’Arte ha riprodotto molti dei suoi capolavori", dice Marco Milani, assessore alla cultura, turismo e sport del Comune di Ladispoli. "Ma l’unicità della mostra -aggiunge-, oltre a tenersi presso il Centro Arte e Cultura di Ladispoli, luogo quindi legato alla fase finale della vita del Caravaggio, è dovuta al suggestivo ciclo di opere originali di Guido Venanzoni dedicate ai momenti salienti della vita del Merisi. Dieci grandi tele che rapiscono il visitatore, lo coinvolgono ad esempio nell’arrivo a Roma, conducendolo nelle bettole frequentate dal genio lombardo, lo fanno assistere all’uccisione di Ranuccio Tomassoni o alla decollazione di Beatrice Cenci. Il visitatore è sferzato dal vento salmastro durante la fuga da Malta, atterrito dall’agguato al Cerriglio ove il Merisi fu sfregiato, e udrà lo sferragliare delle catene al momento dell’arresto a Palo, piangendo per lui. 'Ultimo Approdo', un viaggio indimenticabile nell’animo e nell’arte di Michelangelo Merisi da Caravaggio".

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.