Parigi celebra Fred Samuel, il gioielliere delle star con una retrospettiva nei saloni del Palais de Tokio consacrati agli 85 anni della celebre maison. Esposte centinaia di creazioni, emblema di un mondo, del destino di un uomo, della sua straordinaria avventura artistica e sentimentale.
Origini francesi per Fred Samuel, anche se trascorre i primi anni di vita in Argentina (i genitori fuggono alla volta di Buenos Aires, nel 1870, dopo che l'Alsazia viene annessa alla Germania), terra di cui conserverà straordinari ricordi, flash emozionali come la madeleine di Proust, dai tramonti alle spiagge dorate dal sole accecante, al 'dulce de leche', una sorta di marmellata di latte che veniva preparata per la merenda dei più piccoli al posto del cioccolato.
Samuel ritorna in Francia con la famiglia, ancora adolescente, dopo la riconquista dell'Alsazia, studi nel IX arrondissement e poi giovanissimo il desiderio di aprire una gioielleria nell'aristocratica rue Royal. La sua esistenza si confonde con la storia della Francia. La seconda guerra mondiale, la prigionia, le persecuzioni contro gli ebrei, da parte dei nazisti, nella Francia del '43. Decide di cambiare nome, ma non di abiurare alla sua vocazione di artigiano e creatore. E' il primo che 'scopre' la ricchezza delle perle giapponesi, che lavora con materiali singolari e illustri, il corallo, l'acqua marina, le ametiste, i turchesi impreziositi da oro e diamanti.
Le signore del jet-set amano le creazioni Fred, la forma, il taglio e i dettagli, l'esuberanza cromatica, dalla ricca ereditiera Barbara Hutton all'attrice Yvonne Printemps, moglie di Sacha Guitry, dalla principessa Grace di Monaco alla casa reale del Nepal. Al Palais de Tokio, costruito per l'esposizione universale del 1937, non solo gioielli, ma documenti inediti, disegni e filmati rari. Dal 1995 la maison Fred fa parte del gruppo Lvmh, ma è ancora nelle salde mani della nipote del fondatore del marchio, Valerie Samuel, direttrice creativa e vice presidente del brand. Un'eredità che non ha avuto bisogno di quote rosa.
