(Adnkronos) - La Commissione Europea ha designato oggi, per la prima volta, sei 'gatekeepers', guardiani del Web, in base al Digital Markets Act, sei grandi compagnie attive nel mondo digitale di particolare rilevanza e peso nell'Ue, che avranno obblighi e responsabilità specifici per la fornitura in Europa di una serie di servizi.
Nessuno dei sei 'gatekeeper' è europeo: cinque sono statunitensi e uno cinese. Si tratta di Alphabet (la casa madre di Google), Amazon, Apple, Meta (Facebook), Microsoft e di ByteDance (TikTok).
Spicca, nella lista dei 'guardiani', l'assenza di Twitter, ribattezzata X da Elon Musk, un social di cui la Commissione fa larghissimo uso a scopo di comunicazione. I rapporti della compagnia californiana con l'esecutivo Ue si sono molto raffreddati dopo il cambio di proprietà: il commissario al Mercato Interno Thierry Breton è arrivato ad ammonire pubblicamente Musk, che si vantava di aver "liberato" l'uccellino, simbolo di Twitter, che "l'uccellino in Europa volerà seguendo le nostre regole".
Per la vicepresidente della Commissione Vera Jourova, "con la designazione dei sei guardiani, proteggiamo meglio i consumatori e creiamo nuove opportunità per le piccole imprese tecnologiche innovative", scrive su X, che non è un gatekeeper. Per Breton, la designazione dei guardiani è il "D-Day per il Digital Markets Act" e rappresenta una "pietra miliare per la libertà e l'innovazione on line in Europa", afferma in un video pubblicato anch'esso su X.
I sei 'guardiani' avranno ora sei mesi di tempo per assicurare il pieno rispetto delle prescrizioni del Digital Markets Act per ciascuno dei 22 servizi 'core' di piattaforma individuati, che sono, nel dettaglio: TikTok, Facebook, Instagram e LinkedIn (social network); Whatsapp e Messenger (messaggistica o N-Iics); Google Maps, Google Play, Google Shopping, Amazon Marketplace, App Store, Meta Marketplace (intermediazione); Google, Amazon e Meta (pubblicità); Google Android, iOS, Windows Pc Os (sistemi operativi); Chrome e Safari (browser); Google Search (motori di ricerca); YouTube (condivisione di video).