Tajani: ''non si può dire più paradisi fiscali all'interno dell'Ue''
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
01
Mer, Ott

Abbiamo 2871 visitatori e nessun utente online

Tajani: ''non si può dire più paradisi fiscali all'interno dell'Ue''

Economia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Abbiamo deciso di cambiare un po' la nostra politica estera, non solo le linee guide politiche ma cercando di incidere molto di più sugli aspetti economici. Vorremmo che tutte le ambasciate d'Italia si trasformassero in veri trampolini di lancio per tutte le imprese italiane che operano nei diversi Paesi, ma anche per

favorire l'arrivo di nuove imprese che investano e imprese che possano esportare". Questa la ricetta offerta del ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo un incontro organizzato con gli imprenditori italiani a Valencia: "L'internazionalizzazione come soluzione per impedire la delocalizzazione". 

Il momento è "particolarmente complicato", continua Tajani: due guerre ai confini dell'Europa e la possibilità di una guerra dei dazi "che speriamo possa essere scongiurata. Adesso la situazione sembra un po' più calma, però non dobbiamo sottovalutare i rischi, ecco perché il governo italiano ha deciso di avviare un vero e proprio piano d'azione per continuare a favorire l'export del nostro Paese", spiega. L'obiettivo è quello di arrivare a 700 miliardi entro la fine della legislatura: "siamo a 623,5, quindi non manca molto". 

Per raggiungerlo occorre "rinforzare il mercato europeo", quello "più importante" per le operazioni commerciali italiane e destinazione di 220 miliardi di euro in export, continua il ministro degli Esteri, che auspica la completa realizzazione del mercato interno: "penso al mercato di capitale, al mercato dell'energia. Penso anche una sorta di armonizzazione fiscale, non possiamo dire 'più paradisi fiscali all'interno dell'Ue'. Per fare questo noi dobbiamo fare in modo che il nostro sistema organizzativo, cioè le nostre ambasciate, i nostri consolati, facciano un salto di qualità, ed è quello che stiamo facendo", spiega, alludendo a una "serie di iniziative" attraverso cui le imprese italiane potranno continuare a esplorare i mercati internazionali. 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.