Bernini: "L’Oréal e Unesco insieme per bene dell’umanità"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
08
Mar, Lug

Abbiamo 3536 visitatori e nessun utente online

Bernini: "L’Oréal e Unesco insieme per bene dell’umanità"

Economia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - “Trovo meraviglioso che un'impresa multinazionale come L'Oréal e una grande organizzazione internazionale come Unesco si mettano insieme non solo per valorizzare attraverso la ricerca i loro asset, ma per fare il bene dell'umanità”. Così Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della

Ricerca, in occasione della cerimonia di premiazione della ventitreesima edizione del riconoscimento “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”.  

“Io sono profondamente ottimista: solo la carriera delle premiate, che hanno da 30 a 35 anni, dimostra la loro capacità non solo di essersi formate in un sistema come il nostro di alta formazione, di specializzazione, di qualità e di livello, ma anche di essersi prestate a contaminare i loro saperi facendo esperienze all'estero e essere tornate - spiega il ministro Bernini - Questo significa che hanno avuto un motivo per tornare e il motivo per tornare glielo dobbiamo dare noi, creando delle infrastrutture di ricerca che siano sempre più innovative, sempre più disruptive e sempre più capaci di portare ricercatori che sono come le rondini: seguono i progetti di ricerca a ritornare o a scegliere l'Italia come luogo dove fare ricerca”.  

“Le premiate sono ricercatrici di straordinaria innovatività quanto ad ambito di applicazione: si sono applicate alle biotecnologie, si sono applicate a materie come i cambiamenti climatici, l'immunoterapia applicata all'oncologia, le nanotecnologie e la robotica. Sono tutti temi di supercalcolo", afferma. "Tutto questo attraverso il calcolo ad altissima precisione. Il che significa semplicemente futuro - continua - Quindi poter mettere insieme università, ricerca, impresa e organizzazioni internazionali è la soluzione ecosistemica migliore in assoluto e che tutto questo avvenga attraverso le donne è una grande soddisfazione”, prosegue. “Abbiamo un gap che si sta colmando: da tre anni a questa parte ho visto crescere la presenza Stem al femminile. Avere un punto di vista diverso è quello che cambia il mondo e che lo rende più innovativo. Molto spesso questo punto di vista è stato al femminile e purtroppo molto spesso non è stato riconosciuto. Pertanto, la mia funzione in questo momento è che il punto di vista femminile, che spesso ha cambiato il mondo, senza chiedere il permesso, sia riconosciuto”, conclude. 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.