Lo rende noto il Gruppo. La consistente raccolta netta in prodotti gestiti ha contribuito a portare le commissioni ricorrenti a 1.220 milioni, nuovo record storico per i ricavi da core business, mentre il margine da interessi è pari a 247,7 milioni, in crescita del 4% anno su anno e in controtendenza rispetto al mercato, fortemente sostenuto durante tutto l’anno dalle erogazioni alla clientela.
Il margine operativo ha raggiunto i 389,5 milioni: l’impatto dei costi legati a Flowe, nuova iniziativa che ha raggiunto in pochi mesi oltre 660 mila clienti, e i maggiori contributi ordinari al sistema bancario sono stati attenuati dalle forti efficienze di costo operate dal Gruppo. Il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto 93.347 milioni, con un incremento del 10% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie al determinante contributo della raccolta netta totale e alla performance positiva dei mercati nel secondo semestre. Gli impieghi alla clientela retail del Gruppo si attestano a 12.139 milioni, in crescita del 17% rispetto al 31 dicembre 2019. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti del Gruppo è pari allo 0,57%. Il Common Equity Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2020 risulta parti al 20,4%, livello di assoluta eccellenza che tiene peraltro conto della distribuzione di dividendi per 573 milioni.
Il Consiglio ha inoltre approvato i risultati economici individuali grazie ai quali proporrà un dividendo di 573,3 milioni, pari a 0,781 per azione, che al prezzo di chiusura del 10 febbraio u.s. rappresenta un dividend yield del 10,2%. Tenuto conto di quanto previsto dalle raccomandazioni in materia di distribuzione dei dividendi della Banca Centrale Europea del 15 dicembre 2020 e di Banca d’Italia del 16 dicembre 2020, il dividendo che il Consiglio proporrà all’Assemblea prevede la seguente corresponsione: 19,62 milioni a valere sull’esercizio 2020, pagabili a maggio 2021 e pari al massimo consentito dalla suddetta raccomandazione; i rimanenti 553,7 milioni, pagabili a ottobre 2021 subordinatamente all’assenza di nuovi provvedimenti e/o raccomandazioni ostative alla distribuzione emanate da parte dell’autorità di vigilanza.