Sordi (Aruba): "La sovranità digitale non è uno slogan ma una necessità concreta"
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Sordi (Aruba): "La sovranità digitale non è uno slogan ma una necessità concreta"

Economia
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(Adnkronos) - “La sovranità digitale non è una parola di moda, ma un concetto sostanziale: significa avere il controllo dei propri dati e proteggere il patrimonio informativo del Paese”, ha dichiarato Stefano Sordi, direttore generale di Aruba, durante la diretta speciale dell’Adnkronos da Comolake 2025.

“Aruba è un player nazionale che gestisce tutti i propri data center in Italia e sviluppa piattaforme cloud proprietarie, conformi alle normative europee”, ha spiegato. Sordi ha sottolineato che “il nostro obiettivo è garantire infrastrutture sicure, affidabili e sostenibili, che possano rispondere alle esigenze di governi, imprese e pubbliche amministrazioni”. “Essere sovrani digitalmente – ha concluso – significa anche costruire fiducia, perché la fiducia è la vera infrastruttura su cui poggia ogni servizio digitale”. 

“La nostra strategia segue la rotta europea tracciata dal Gdpr e dai nuovi regolamenti come Data Act, Cybersecurity Act, Nis 2 e Dora”, ha proseguito Sordi. “L’Europa ha scelto di costruire un ecosistema digitale conforme e sovrano, e noi ci muoviamo in questa direzione, con infrastrutture, personale e servizi interamente italiani”, ha spiegato. Sordi ha aggiunto che “i nostri data center, il cloud, la manutenzione e la sicurezza sono gestiti da personale che risiede in Italia: il servizio nasce, corre e si aggiorna qui. È un modello che unisce tecnologia Enterprise e soluzioni open source, per offrire flessibilità e indipendenza”. “Quando la sovranità dei dati è una priorità – ha rimarcato – Aruba è pronta a garantire risposte immediate e pienamente conformi ai criteri europei”. 

“Per la prima volta un cloud service provider italiano è incluso tra i lotti Consip accanto ai grandi player americani”, ha aggiunto Sordi. “È un riconoscimento importante per la nostra piattaforma multicloud, che oggi è accessibile alla pubblica amministrazione e alle aziende con livelli di certificazione fino al QC3, idonei alla gestione dei dati strategici”, ha spiegato. Sordi ha aggiunto che “offriamo soluzioni ibride, basate su infrastrutture fisiche e cloud, combinando componenti open source e Enterprise per garantire sicurezza, trasparenza e interoperabilità”. “Il nostro approccio – ha concluso – è bilanciare sovranità, innovazione e apertura, perché solo così il digitale può crescere in modo competitivo e sostenibile”. 

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