Sudan nel caos, Tajani: "Italiani stanno tutti bene, chiamati uno ad uno"
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Dom, Apr

Sudan nel caos, Tajani: "Italiani stanno tutti bene, chiamati uno ad uno"

Esteri
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(Adnkronos) - Un cittadino francese è rimasto ferito in un attacco contro il convoglio diplomatico nel quale si trovava durante l'evacuazione dal Sudan. Lo ha riferito un portavoce delle Forze armate sudanesi, che ha accusato i paramilitari delle Forze di sostegno rapido (Rsf) di aver "attaccato il convoglio dell'ambasciata francese con

colpi d'arma da fuoco". Il convoglio sarebbe stato costretto a rientrare nella sede a Khartoum. 

Ferito a colpi d'arma da fuoco anche un dipendente dell'ambasciata egiziana a Khartoum. Lo ha riferito un portavoce del ministero degli Esteri del Cairo citato da Sky News Arabia, senza fornire ulteriori dettagli.  

ITALIA - “I nostri connazionali sono stati tutti contattati, anche durante la nottata, dall’unità di crisi del ministero, sono stati chiamati uno per uno, stanno tutti bene e raggiungeranno la nostra ambasciata”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della sua visita al Salone del Mobile alla fiera di Milano, a Rho, parlando dei 140 italiani ancora in Sudan. “Di più non posso dire per ragioni di sicurezza - ha sottolineato Tajani - e perché si tratta di un’operazione militare e non voglio metterla a repentaglio”.  

“Abbiamo passato tutta la notte in contatto costante con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Ci ho parlato poco fa. Viene aggiornato da noi in maniera costante”, ha detto il vicepremier, spiegando che sull’emergenza in Sudan "la nostra unità di crisi lavora anche in contatto con l’unità di crisi dell'Unione Europea. Ho parlato anche con Josep Borrell, alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, che ha chiesto sostegno all’Italia per mettere in sicurezza anche altri cittadini europei e l’Italia farà la sua parte". 

“Il ministero degli Esteri - ha aggiunto Tajani - che ha la responsabilità di guidare tutte le operazioni con il ministero della Difesa e la presidenza del Consiglio sono al lavoro incessantemente”. Quanto all’ambasciata italiana in Sudan “è operativa, lavora e sta diventando il punto di raccolta dei nostri connazionali - ha spiegato il ministro - Siamo mobilitati per mettere in sicurezza tutti i nostri concittadini che sono a Khartoum. Le nostre forze armate, l’aeronautica, i reparti interforze sono pienamente operativi, toccherà a loro garantire la massima sicurezza e tutelare i nostri concittadini”.  

Sui tempi per il rientro degli italiani, “mi auguro che si possa fare tutto in tempi brevi - ha detto Tajani - stiamo lavorando con le autorità locali per avere tutte le autorizzazioni necessarie”. 

FRANCIA - La Francia ha avviato una "operazione di evacuazione rapida" dei connazionali e del personale diplomatico in Sudan, ha reso noto oggi il ministro degli Esteri, aggiungendo che sono coinvolti nell'operazione anche cittadini europei e di "Paesi partner alleati". 

Il Belgio collabora con Francia e Olanda per portare fuori dal Sudan i propri connazionali e altre persone che ne hanno bisogno, ha reso noto la ministra Hadja Lahbib precisando che sono in corso operazioni multiple per evacuare gli europei "il più velocemente possibile".  

USA - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha confermato l'evacuazione del personale diplomatico americano in Sudan a causa dei combattimenti che si stanno svolgendo nella capitale, Khartoum. "Sono orgoglioso dello straordinario impegno del personale della nostra Ambasciata, che ha svolto i propri compiti con coraggio e professionalità e ha incarnato l'amicizia e il legame dell'America con il popolo del Sudan", ha detto Biden in un comunicato diffuso dalla Casa Bianca. 

Le operazioni dell'ambasciata sono state quindi sospese provvisoriamente. "Sospendere le operazioni di una delle nostre sedi diplomatiche è sempre una decisione difficile, ma la sicurezza del nostro personale è la mia prima responsabilità", ha detto il segretario di Stato, Antony Blinken, denunciando i "gravi e crescenti rischi della sicurezza" posti dal conflitto fra le milizie dell'Rsf e le forze regolari.  

Meno di cento persone, fra cui vi sarebbero stati anche alcuni diplomatici di altri Paesi, sono state portate via da Khartoum all'alba di questa mattina, a bordo di tre elicotteri Chinook atterrati nei pressi dell'ambasciata. Più di 100 militari Navy Seals e delle forze speciali dell'esercito sono partiti da Gibuti all'Etiopia e poi per il Sudan, dove sono rimasti sul terreno per meno di un'ora, ha spiegato il generale Douglas Sims in una call con i giornalisti una volta terminata la missione. Ma Biden ha ringraziato, oltre a Gibuti e l'Etiopia anche l'Arabia Saudita, Paesi "di importanza critica per il successo della nostra operazione". Perché ieri 150 persone sono state evacuate via mare al porto saudita di Gedda.  

COLLASSO RETE INTERNET - Nel Paese c'è un collasso quasi totale della rete Internet. Lo riferisce NetBlochs, Osservatorio di monitoraggio della sicurezza informatica e della governance digitale. "I dati di rete in tempo reale mostrano un collasso quasi totale della connettività Internet in Sudan con la connettività nazionale ora al 2% dei livelli ordinari" viene spiegato. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.