Prigozhin sfida Putin, Wagner verso Mosca: "È guerra civile". Scontri a Voronezh
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Sab, Mag

Prigozhin sfida Putin, Wagner verso Mosca: "È guerra civile". Scontri a Voronezh

Esteri
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(Adnkronos) - "E' iniziata la guerra civile". Yevgeny Prigozhin alla guida di una rivolta contro Mosca. Il leader del gruppo Wagner ha annunciato che le sue truppe hanno attraversato la frontiere e sono entrate a Rostov e rivendicano il controllo di Voronezh. Dal profilo Telegram della compagnia di mercenari arriva un messaggio perentorio:

"Una colonna della Wagner è stata attaccata nella regione di Voronezh. La guerra civile è iniziata". 

"Nell'ambito dell'operazione anti-terrorismo, le forze armate russe stanno conducendo le necessarie misure operative di combattimento nel territorio di Voronezh", ha scritto su Telegram il governatore Alexander Goosev, assicurando che continuerà a "fornire informazioni sugli sviluppi della situazione". 

"Siamo a Rostov - ha scritto Prigozhin in un aggiornamento su Telegram - le divisioni del ministero della Difesa, o meglio le reclute che sono state inviate per fermare il nostro cammino, si sono fatte da parte". "Se qualcuno cercherà di fermarci, distruggeremo tutti", ha aggiunto. Prigozhin ha poi affermato di aver preso il controllo di tutti i siti militari della città russa sul Don. In un video, il leader di Wagner ha detto che lui e il suo esercito sono nel quartier generale del distretto militare meridionale della città. 

"Sono sotto controllo tutti gli obiettivi militari, compreso l'aeroporto", ha affermato Prigozhin nel video pubblicato questa mattina, specificando che questo però non sta impedendo ai caccia russi diretti in Ucraina di continuare a decollare. "Gli aerei stanno decollando come previsto", ha detto. Queste affermazioni, insieme a quelle della presa del quartier generale militare della città di un milione di abitanti sul confine con l'Ucraina, non possono essere verificate in modo indipendente, e per il momento non ci sono commenti da parte del ministero della Difesa russo. "Noi siamo arrivati qui e vogliamo ricevere il capo degli Stati Maggiori e Shoigu. A meno che non vengano, noi rimarremo qui, bloccheremo la città di Rostov e ci dirigeremo verso Mosca", dice ancora rivendicando la presa degli obiettivi militari della città vicina al confine con l'Ucraina, minacciando di marciare verso Mosca con i suoi 25mila mercenari se il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e il generale Valery Gerasimov non andranno ad incontrarlo. 

Ieri, l'Fsb ha annunciato che sta indagando Prigozhin per tentato golpe dopo che il capo di Wagner ha lanciato un appello per combattere contro la leadership militare russa accusata di aver attaccato le sue unità di mercenari, accuse che vengono rigettate da Mosca come false "provocazioni". 

"Siamo tutti pronti a morire, tutti e 25mila e poi ancora altri 25mila". E' quanto ha detto Prigozhin in un nuovo messaggio su Telegram. "Stiamo morendo per il popolo russo", ha poi aggiunto il leader di Wagner. "Vladimir Putin si sbaglia profondamente, nessuno si consegnerà ai suoi ordini, non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e le bugie", ha poi detto in risposta alle accuse del presidente russo di essere un "traditore". "Siamo patrioti - ha continuato - e quelli che sono contro di noi sono quelli che sono intorno ai bastardi".  

"Un'enorme quantità di territorio è persa, i soldati vengono uccisi in numeri tre, quattro volte superiori a quelli dei documenti mostrati ai vertici militari", ha affermato Prigozhin nel video su in cui esorta i russi a non credere a quello che dicono i media di Stato. "Quando vi dicono che Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa al fronte è crollato, le cose al fronte non sono crollate per questa ragione", ha aggiunto. "Non è successo nulla di straordinario alla vigilia del 24 febbraio", aveva spiegato Prigozhin già nella giornata, aggiungendo che "il ministero della Difesa sta cercando di ingannare l'opinione pubblica e il presidente, raccontando la storia che ci sono stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all'intero blocco della Nato". In realtà, ha detto il capo di Wagner "Kiev non ha bombardato il Donbass per 8 anni, solo le posizioni russe. E l'operazione speciale è stata avviata per un motivo completamente diverso". Prigozhin ha aggiunto che la leadership russa avrebbe potuto evitare la guerra negoziando con il presidente ucraino. Secondo Prigozhin, "l'operazione militare speciale è stata lanciata per ragioni completamente diverse". Secondo il capo dei mercenari russi, "la guerra era necessaria... perché Shoigu potesse diventare maresciallo, perché potesse ottenere una seconda stella di eroe... la guerra non serviva per smilitarizzare o de-nazificare l'Ucraina. Era necessaria per ottenere una stella in più". 

Le forze di sicurezza russe hanno intanto condotto un raid nel quartier generale di Wagner a San Pietroburgo. Lo riporta il sito Fontanka, citato dalla Bbc, spiegando che "persone dal volto coperto e con fucili automatici" in azione anche nella zona della città russa dove ci sono l'albergo e il ristorante di proprietà di Yevgeni Prigozhin. Pubblicato anche il video delle forze di sicurezza che entrano nel Wagner Centre.  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.