(Adnkronos) - E' salito a 10 il bilancio delle vittime del raid russo su Kramatorsk, nella regione di Donetsk, nell'est dell'Ucraina. Si teme che ci siano altre tre persone sotto le macerie, fanno sapere i servizi di emergenza ucraini. E' stato intanto reso noto che nel bombardamento sono rimaste uccise due gemelle di 14 anni, Yuliya e Anna
Aksenchenko. Su Telegram il consiglio cittadino rivolge le condoglianze ai genitori delle ragazze affermando che "il missile russo ha fermato i cuori di due angeli".
Oltre ai 10 morti, tra i quali tre bambini, i servizi di emergenza di Kramatorsk contano 56 persone rimaste ferite nell'attacco missilistico russo di ieri sera. Tra questi un neonato.
Le immagini mostrano infatti la struttura completamente devastata con danni anche ai vicini condomini e locali commerciali. In un'altra esplosione la scorsa notte cinque persone sono rimaste ferite.
Il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko , ha spiegato sul suo profilo Telegram che i russi hanno lanciato due razzi intorno alle 20 (ora locale) contro una pizzeria e un edificio vicino. Secondo l'amministrazione militare della città di Kramatorsk, l'allarme antiaereo era scattato in città dalle 18.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia "ha attaccato brutalmente Kramatorsk con missili S-300". "Ogni manifestazione di terrore di questo tipo dimostra sempre di più a noi e al mondo intero che la Russia merita solo una cosa come risultato di tutto ciò che ha fatto: la sconfitta e un tribunale, processi equi e legali contro tutti gli assassini e i terroristi russi", ha detto Zelensky in un discorso serale.
Anche il villaggio di Bilenke, appena a nord-est di Kramatorsk, è stato oggetto di un attacco con S-300 , secondo l'ufficio del Procuratore generale. Cinque persone sono rimaste ferite nell'attacco.
I sistemi missilistici S-300 di fabbricazione sovietica, originariamente progettati per la difesa aerea, sono stati riutilizzati dalla Russia per attaccare obiettivi terrestri in Ucraina.
I missili di difesa aerea sono noti per la loro imprecisione e sono diventati l'arma preferita dalla Russia per gli attacchi contro le città.
La città di Kramatorsk funge da capitale regionale dopo l'occupazione di Donetsk da parte della Russia nel 2014. Ospita il governo regionale. Il 27 giugno le truppe russe hanno colpito anche Kremenchuk, nell'Oblast' di Poltava, con il missile Kh-22 di progettazione sovietica che trasportava oltre 900 kg di esplosivo, ha riferito il governatore Dmytro Lunin. Esattamente un anno fa, le forze russe avevano utilizzato lo stesso tipo di missile per attaccare un centro commerciale a Kremenchuk, causando 21 morti e 77 feriti.
''Le forze armate ucraine stanno avanzando in tutte le direzioni'', ha dichiarato dal canto suo Zelensky salutando i successi della controffensiva. Nel suo briefing quotidiano l'intelligence britannica ha riferito che le forze armate di Kiev sono riuscite a riconquistare dalla Russia territorio nell'est dell'Ucraina, sottolineando che è la prima volta che questo accade dal 2014. ''Le forze aviotrasportate ucraine hanno compiuto piccoli progressi a est dal villaggio di Krasnohorivka, vicino alla città di Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo'', si legge nel bollettino diffuso dal ministero della Difesa di Londra.
''Questo è uno dei primi casi dall'invasione russa del febbraio 2022 in cui le forze ucraine hanno molto probabilmente riconquistato un'area di territorio occupata dalla Russia dal 2014'', fa notare l'intelligence britannica. ''I recenti molteplici assalti ucraini simultanei in tutto il Donbass hanno probabilmente sovraccaricato le forze della Repubblica popolare di Donetsk e cecene che operano in quest'area'', aggiunge il rapporto.
E’ iniziata oggi la seconda tappa della missione di pace dell’inviato del Papa a Mosca. Il cardinale Matteo Zuppi domani alle 19 presiederà una messa nella Cattedrale cattolica di Mosca dedicata all’Immacolata Concezione, sede vescovile dell’arcidiocesi metropolitana. L’agenda degli incontri rimane top secret. E’ molto improbabile che l’inviato del Papa possa incontrare Putin.
“Non credo che Zuppi vedrà Putin - osserva all’Adnkronos il ‘padre’ di Russia Ecumenica don Sergio Mercanzin -. Certamente incontrerà qualcuno del suo ‘cerchio magico’. Certamente vedrà il Patriarca Kirill". Ieri, padre Stefano Caprio, un altro grande esperto di Russia, pur ritenendo improbabile un incontro tra Zuppi e Putin non aveva tuttavia escluso del tutto la possibilità, osservando: “Se Putin volesse sfruttare questa occasione come a dire ‘anche il Papa è dalla mia parte’ non è da escludere un incontro tra i due, per una sorta di conferma del suo ruolo”. La Santa Sede, annunciando la seconda tappa della missione di pace dell’inviato del Papa ha parlato di una visita volta a “incoraggiare gesti di umanità” e ad aiutare vie “per una giusta pace”.