Ucraina, "Usa valutano consegna missili a lungo raggio"
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Dom, Mag

Ucraina, "Usa valutano consegna missili a lungo raggio"

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(Adnkronos) - Gli Stati Uniti stanno valutando la consegna all'Ucraina di un sistema missilistico a lungo raggio, l'Atacms. Lo hanno riferito funzionari americani ed europei al Wall Street Journal. Questo sistema di difesa missilistica ha una gittata fino a 300 chilometri e può essere in grado di colpire molto dietro le linee del

fronte, anche in territorio russo. Finora il presidente americano Joe Biden non ha ancora firmato il trasferimento, anche perché alcuni funzionari statunitensi temono che l'Ucraina possa usarlo per colpire il territorio russo e intensificare il conflitto.  

I missili Atacms, lanciati dal lanciatore Himars, consentirebbero alle forze ucraine di colpire i nodi russi per la logistica, il comando e il controllo ben oltre le linee del fronte. I missili a guida di precisione possono colpire obiettivi localizzati dal Gps identificati dall'intelligence con precisione millimetrica, impedendo alla Russia di mettere le sue operazioni di retroguardia fuori dalla portata dell'Ucraina. La portata a lunga gittata dei missili costringerebbe probabilmente la Russia a ritirare rifornimenti e posti di comando a più di 300 chilometri dal fronte, rendendo più difficile il rifornimento delle truppe da battaglia. 

I funzionari citati dal l Wall Street Journal hanno affermato che la consegna dei missili a lungo raggio è in attesa di essere approvata, mentre l'Amministrazione Usa sta valutando la situazione sul campo in Ucraina. Intanto i funzionari europei hanno esercitato pressioni private su Washington perché consegni sistemi missilistici a più lungo raggio. La loro speranza è che, come gli Stati Uniti hanno invertito la rotta su altre armi, inclusi i carri armati Abrams e i lanciatori del sistema missilistico di artiglieria ad alta mobilità, o Himar, lo avrebbero fatto per i missili Atacms. 

Il Wall Street Journal ha sentito anche un alto funzionario della difesa ucraino, che ha dichiarato al che nelle ultime settimane Kiev ha ricevuto segnali positivi che gli Stati Uniti siano intenzionati a consegnare il sistema Atacms. Funzionari ucraini ritengono che il sistema sia necessario anche per colpire la Crimea, la penisola occupata dalla Russia e che viene usata come base per lanciare droni di fabbricazione iraniana, secondo dichiarazioni pubbliche degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei. 

All'inizio di giugno la commissione per gli affari esteri della Camera ha approvato una risoluzione che chiede all'amministrazione Biden di fornire all'Ucraina Atacms, aumentando la pressione sulla Casa Bianca e sul Pentagono affinché forniscano le armi. Funzionari negli Stati Uniti e in Europa hanno ora visto segnali che anche la Casa Bianca, prima riluttante, valuta un urgente bisogno di sostenere la lotta dell'Ucraina nelle prossime settimane.  

"La scorsa notte, l'esercito russo ha attaccato le infrastrutture militari nella regione di Zaporizhzhia: sono stati lanciati quattro missili S-300 e 13 droni "Shahed". Le forze di difesa aerea hanno abbattuto dieci droni". Lo rivendica l'Aeronautica dell'Ucraina, citata dall'emittente televisivo Suspilne. "Nessuna persona è stata ferita nell'attacco notturno a Zaporizhzhia - aggiungono le forze aeree di Kiev - A Mykolaiv è scoppiato un incendio a causa della caduta di frammenti di droni abbattuti. Non ci sono stati feriti".  

"Secondo le ultime informazioni, il contingente russo si sta gradualmente ritirando dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia". Lo ha scritto su Telegram l'Ufficio di Intelligence del ministero della Difesa di Kiev, circa una settimana dopo gli avvertimenti del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui Mosca stava pianificando un "attentato terroristico" nella struttura, che avrebbe causato il rilascio di radiazioni.  

"Tra i primi a lasciare la centrale ci sono stati tre dipendenti di Rosatom, che gestivano le azioni dei russi. Anche ai dipendenti ucraini che hanno firmato un contratto con Rosatom è stato raccomandato di andare via", ha sottolineato il ministero, aggiungendo che secondo "le istruzioni che sono state date, dovrebbero andarsene entro il 5 luglio". Tra coloro che hanno lasciato la centrale vi sono diversi alti funzionari, spiega il ministero, secondo cui molti potrebbero andare "nel territorio della Crimea occupata". "Inoltre - evidenzia Kiev - anche il numero di pattuglie militari diminuisce gradualmente nel territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia e nella città satellite di Energodar". 

"Il personale rimasto alla centrale ha ricevuto istruzioni di 'incolpare l'Ucraina in caso di emergenza'", accusa l'Ufficio di Intelligence. "La Russia non si è pronunciata su questo - conclude Kiev - ma il Cremlino ha recentemente affermato che le accuse di Zelensky sono 'un'altra bugia'". 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.