(Adnkronos) - "Nasrallah eliminato". In Israele, dopo l'attacco di oggi su Beirut, i media cominciano a diffondere news che fanno riferimento all'uccisione di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. "La valutazione in Israele: Nasrallah è
stato eliminato", annuncia l'emittente Channel 12 dopo il raid sulla capitale del Libano. Il Times of Israel riporta le parole di una fonte ufficiale: "E' molto difficile immaginare che sia sopravvissuto a un attacco del genere".
Nell'attacco è stato distrutto un intero isolato di edifici residenziali, da sei a nove, vicino all'aeroporto internazionale. Secondo al Jazeera sono stati estratti i corpi di due persone dalle macerie. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, conferma che il target era il quartier generale di Hezbollah, costruito "sotto edifici residenziali a Beirut per usarli come scudi umani". Citando fonti in Libano, Sky News in arabo ha inizialmente riferito che Nasrallah si trova in un luogo sicuro.
Il premier libanese Nagib Mikati parla di "un gran numero di vittime ". In un comunicato diffuso dal suo ufficio stampa, si legge che Mikati - che si trova a New York - "ha contattato il capo dell'esercito, generale Joseph Aoun e il coordinatore del Comitato di urgenza libanese, il ministro dell'Ambiente uscente, Nasser Yassine e ha chiesto a quest'ultimo "di mobilitare tutti i dispositivi coinvolti soprattutto alla luce delle informazioni che parlano di un gran numero di vittime".
"L'Onu sta osservando con grande allarme" scrive il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, esprimendo grande preoccupazione.
L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha diffuso un'immagine in cui - afferma - si vede il premier al telefono mentre dà il via libera al raid. Nella foto - scrive il Times of Israel - Netanyahu è nella sua stanza di albergo a New York, in compagnia dei suoi consiglieri militari. Netanyahu rientrerà subito in Israele da New York.
Il raid è scattato dopo l'intervento del premier alle Nazioni Unite. "Sono venuto qui per dire basta, non ci fermeremo fino a quando i nostri cittadini non potranno tornare in sicurezza alle loro case. Noi non accetteremo un esercito terrorista che incombe sul nostro confine settentrionale, in grado di compiere un altro massacro come il sette ottobre", le parole del primo ministro. Netanyahu ha ribadito che l'operazione militare lanciata contro il Libano per colpire Hezbollah continuerà "fino a quando saranno raggiunti tutti i nostri obiettivi".
"Per 18 anni Hezbollah ha rifiutato in modo sfacciato di rispettare la risoluzione 1701. Fino a quando Hezbollah sceglie la guerra, Israele ha tutti i diritti di rimuovere questa minaccia", ha aggiunto il premier israeliano ricordando che 60mila residenti del nord di Israele sono diventati rifugiati.
"Quanto il governo americano potrebbe tollerare questo?", ha chiesto polemicamente, accusando poi Hezbollah di mettere a repentaglio anche la popolazione libanese "piazzando un missile in ogni cucina, un razzo in ogni garage".
"Gli Stati Uniti non erano a conoscenza né hanno partecipato all'azione dell'Idf", dice il presidente americano Joe Biden rispondendo a una domanda. "Stiamo raccogliendo informazioni", aggiunge Biden, dicendosi "sempre preoccupato" per l'escalation in Medio Oriente.
Gli Stati Uniti sono stati informati da Israele dell'azione militare a Beirut quando l'operazione era già in corso e i caccia erano già in volo, afferma una fonte americana parlando con la Cnn. "Non abbiamo ricevuto in precedenza nessuna informazione in precedenza", precisa la fonte spiegando che la comunicazione avvenuta "non si qualifica come un avvertimento". Mentre le fonti israeliane affermano che la notifica è arrivata "pochi momenti prima" del raid e gli Usa non hanno avuto un ruolo.
"Gli Stati Uniti non hanno nessun coinvolgimento in questa operazione e non hanno ricevuto nessun avviso in anticipo" dichiara la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, precisando che oggi il segretario alla Difesa, Lloyd J. Austin III, ha parlato con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant.
In un post sui social media, l'ambasciata iraniana in Libano ha definito il raid israeliano a Beirut un "crimine riprovevole e un comportamento irresponsabile" che costituisce "una pericolosa escalation che cambia le regole del gioco". E' quanto riporta il sito del New York Times, ricordando che Mojtaba Amani, ambasciatore iraniano in Libano, è stato ferito agli occhi in una delle migliaia di esplosioni di cerca persone la scorsa settimana.