Flotilla, ambasciatore Israele: "Provocazione legata a Hamas, grave presenza di parlamentari italiani"
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Flotilla, ambasciatore Israele: "Provocazione legata a Hamas, grave presenza di parlamentari italiani"

Esteri
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(Adnkronos) - La presenza di parlamentari italiani sulle barche della Flotilla "è grave". L'operazione è stata "una provocazione" che presenta "legami diretti con Hamas", Israele ha trattato gli attivisti "con rispetto". E' la

posizione che esprime l'ambasciatore d'Israele in Italia, Jonathan Peled, in una lunga nota. ''E' grave che alcuni rappresentanti del Parlamento italiano abbiano scelto di partecipare attivamente a questa operazione'' della Global Sumud Flotilla, ''ignorando gli appelli alla responsabilità provenienti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal primo ministro Giorgia Meloni e dalle altre figure istituzionali del governo italiano, e da alte personalità dalla Santa Sede'', afferma il diplomatico. 

''La non osservanza degli appelli alla prudenza e alla responsabilità da parte di parlamentari e attivisti non solo ha messo a rischio la loro sicurezza, ma ha contribuito a legittimare un'azione che presenta legami diretti con Hamas'', aggiunge. 

L'ambasciatore evidenzia che ''Israele ha agito nel pieno rispetto del diritto internazionale, esercitando il legittimo blocco navale in una zona di guerra attiva, come previsto dalle convenzioni internazionali. Tutti i partecipanti sono stati trattati con rispetto e assistiti dalle autorità competenti, come confermato anche dall'Ambasciata italiana in Israele''. Peled afferma ancora che ''ribadiamo il nostro impegno per la sicurezza dei civili, il rispetto del diritto umanitario e la cooperazione con tutti i Paesi che condividono la lotta contro il terrorismo. Israele continuerà a difendere il proprio diritto all’esistenza e a contrastare ogni tentativo di strumentalizzazione politica che mette a rischio la pace e la stabilità nella regione''. 

''In merito agli sviluppi recenti relativi alla cosiddetta 'Global Sumud Flotilla', desidero esprimere con fermezza la profonda indignazione dello Stato di Israele per la narrazione distorta e strumentale che ha accompagnato questa iniziativa'', prosegue l'ambasciatore. ''Presentata come missione umanitaria, si è rivelata nei fatti una provocazione politica deliberata, orchestrata con l'obiettivo di minare la legittimità di Israele e di favorire la propaganda di gruppi estremisti''.  

In relazione agli aiuti, Peled propone una versione diversa rispetto a quella proposta dagli attivisti: ''Allo stato attuale le imbarcazioni e i passeggeri trasportavano una quantità di aiuti umanitari inferiore al contenuto in un singolo camion. Un numero irrisorio rispetto agli oltre mille cinquecento convogli entrati solo nell'ultima settimana a Gaza attraverso i canali ufficiali. Israele ha offerto canali sicuri e legittimi per la consegna degli aiuti, tra cui il porto di Ashkelon e la mediazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme, ma tali proposte sono stato volutamente ignorate dagli organizzatori della Flotilla''. 

''Questa narrativa falsata e ideologizzata mossa a livello politico e propagandistico ha avuto conseguenze concrete e pericolose nelle città italiane con episodi di tensione durante manifestazioni e scioperi, e in alcuni casi con iniziative che hanno anche assunto connotazioni apertamente antisemite'', prosegue Peled affermando che ''tali derive non possono essere sottovalutate, né normalizzate: alimentare una narrazione ostile e infondata contro Israele contribuisce a creare un clima di odio che mette a rischio la convivenza civile ei valori democratici su cui si fondano le istituzioni italiane ed europee''. 

 

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